KTM in crisi: istanza di fallimento e 2,9 miliardi di debiti
KTM, una delle aziende leader europeo nel settore motociclistico, ha presentato istanza di fallimento presso il tribunale di Ried im Innkreis, nell’Alta Austria. Il brand, come riportato dall’Alpenländische Kreditorenverband, l’Associazione dei creditori alpini, ha accumulato un debito complessivo di 2,9 miliardi di euro, una cifra impressionante che rappresenta un duro colpo per l’economia locale e per i 2.500 creditori coinvolti. (Info Motori)
La notizia riportata su altre testate
Con questa stringatissima nota Peter Vogl, l'avvocato che è stato nominato commissario per il risanamento dell'azienda austriaca, ha formalmente dato il via libera alla prosecuzione delle operazioni del gigante austriaco delle moto, recentemente entrato in una crisi legata al forte indebitamento e alla sovrapproduzione di veicoli rimasti invenduti. (Dueruote)
Il piano di insolvenza è stato presentato venerdì presso il tribunale di Ried e riguarda KTM AG e le due controllate KTM Forschungs e KTM Components, oltre a 3.623 dipendenti a rischio per i loro stipendi e per i loro posti di lavoro. (Quotidiano Sportivo)
E’, di fatto, tutto congelato e a dirlo, finalmente, è l’unico che in questo momento può davvero prendere decisioni, ossia Peter Vogl, l’avvocato chiamato a prendere il timone del piano di ristrutturazione. (MOW)
Non significa, sia inteso, che chiuderà anche con le corse, ma semplicemente che, ancora una volta, il dichiarato non corrisponde con quanto poi accade veramente. La notizia è di oggi e l’abbiamo anche approfondita: KTM ha bloccato lo sviluppo della RC16 per il 2025. (MOW)
L'azienda ha oltre mille moto al giorno di sovrapproduzione. Gli impianti austriaci ripartiranno nel marzo 2025. Restano attivi soltanto gli stabilimenti in India e in Cina. (Lettera43)
La situazione potrebbe essere molto grave, lo stop alla MotoGP resta per tanti osservatori una delle opzioni. Però in questo momento c’è più di una speranza che si continui: ci risulta, in particolare, che tutti i piloti e i loro manager abbiano ricevuto una mail interna dal tono rassicurante. (Moto.it)