Morto lo scrittore Roberto Gervaso Aveva 82 anni
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Tra gli anni Sessanta e Settanta ha firmato, sempre insieme con Montanelli, una serie di volume della Storia d'Italia, acquisendo grande notorietà.
Nato a Roma, aveva iniziato l'attività giornalistica nel 1960 al Corriere della Sera, presentato da Indro Montanelli.
Ha collaborato poi con L’Arena, Il Mattino, Il Messaggero, Il Gazzettino e con periodici, continuando l’attività di opinionista e commentatore politico e di costume. (L'Arena)
La notizia riportata su altre testate
E io ho avuto la fortuna di essere tua figlia. Lascia la moglie Vittoria e la figlia Veronica, giornalista del Tg5. (Virgilio Notizie)
È una giornata di sole romano, Gervaso ricorda bene: «Mi chiamava Robertino… e mi spiegò il metodo di lavoro nel 1964 per la Storia d’Italia: “Hai presente il monumento a Garibaldi? «Resto dentro di me l’allievo devoto di un Maestro. (Corriere della Sera)
Lo stesso ha fatto Silvio Berlusconi: “Quella di Roberto Gervaso è una grave perdita per me, per il giornalismo, per l’Italia. Tra il 1965 e il 1970 firma insieme a lui i primi sei volumi della “Storia d’Italia” edita da Rizzoli, acquisendo grande notorietà. (Il Fatto Quotidiano)
Lascia la moglie Vittoria e la figlia Veronica, giornalista del Tg5. E’ stato anche un popolare personaggio della tv dove appariva sempre con il suo immancabile papillon ed è noto per i suoi aforismi. (L'HuffPost)
E gli piaceva moltissimo, ma mai quanto Orazio o Montaigne, Ennio Flaiano: «La sua descrizione di Roma è una delle migliori. E poi quella sua vaga somiglianza con Churchill, uno dei suoi campioni, faceva parte dello spasso e del suo spessore. (Il Gazzettino)
Quella di Gervaso è stata una figura molto nota - anche per il suo papillon e per gli aforismi - al pubblico televisivo. È morto Roberto Gervaso, scrittore e giornalista di successo. (AGI - Agenzia Italia)