Dimissioni Tavares, la Francia non rimpiange l’ex manager Stellantis. Ma teme l’arrivo di un ad Usa
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PARIGI – L'uscita di Carlos Tavares provoca reazioni contrastate in Francia dove il manager franco-portoghese era stato più volte nel mirino per i suoi compensi stratosferici. La sorpresa è nell'accelerazione di un divorzio già annunciato ma previsto nel 2026. “Sapevamo che Tavares era in bilico”, commenta Benoît Vernier, rappresentante del sindacato moderato Cfdt a Stellantis. “Ora dobbiamo rist… (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri media
Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, (Adnkronos)
Dopo le parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni oggi è intervenuto il vice premier Matteo Salvini. MILANO – Le dimissioni dell’ad di Stellantis Carlos Tavares continuano a scaldare anche il dibattito politico. (la Repubblica)
Urso ha aggiunto di aver ricevuto da Elkann rassicurazioni sul fatto che al tavolo si possa "finalmente esaminare un piano Italia chiaro e determinato sul sostegno degli stabilimenti in Italia con modelli innovativi, competitivi, con investimenti in ricerca e innovazione, con la salvaguardia dei posti di lavoro e con un rapporto che deve tornare positivo con l' industria della componentistica italiana". (Tiscali Notizie)
Dopo l’addio di Carlos Tavares, tutte le attenzioni politiche sul futuro di Stellantis ricadono sul presidente John Elkann. L’erede della famiglia Agnelli dovrà ricostruire i rapporti con il Parlamento e il governo italiano, ai minimi termini per le scelte industriali difese dall’ormai ex amministratore delegato. (Open)
La decisione sembra essere legata alle difficoltà di vendita, soprattutto nel segmento delle auto elettriche, in un mercato europeo decisamente complesso, sempre più difficile da decifrare e competitivo. (ClubAlfa.it)
Il crollo non si ferma. Stellantis continua a perdere terreno in Italia. A novembre l’ex Fca ha registrato 30.893 immatricolazioni, con un calo del 24,9% rispetto allo stesso mese del 2023, ma ha conservato la sua quota di mercato del 24,9%. (Liberoquotidiano.it)