Valencia, rabbia e dolore lungo la strada della morte

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UTIEL (Valencia) – Le catastrofi succedono perché nessuno le obbliga a chiedere permesso. «L’altra sera – grida da una ruspa sommersa nel fango Hugo Romero, viticoltore di L’Alcudia – ero sull’argine del rio Magro. Volevo vedere se l’acqua saliva, nessuno dava lo straccio di una notizia. Nel buio ho visto un foro, usciva un rigagnolo. Un istante dopo il terrapieno è esploso: una valanga di terra … (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri media

La dottoressa Cristina Di Salvo è una idrogeologa, ricercatrice presso l’Istituto di Geologia ambientale e Geoingegneria del Consiglio nazionale delle ricerche e impegnata in prima fila nello studio del territorio e del suo impatto con le acque. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Tra le molte organizzazioni locali, il rifugio Modepran si trova ora in una situazione di emergenza critica: la struttura è diventata il centro di recupero dei randagi alluvionati e anche se è completamente distrutta è satura di animali in cerca di una casa, anche solo temporanea, per sopravvivere al disastro. (La Stampa)

Dana fa ancora paura. Per la giornata di oggi sono previste piogge forti e persistenti nella metà occidentale dell'Andalusia, nel basso Ebro e nelle isole Baleari. (Sky Tg24 )

La Dana ha provocato finora almeno 158 vittime nel Paese iberico. L'Agenzia meteorologica spagnola ha attivato l'allerta arancione in alcune zone delle province di Valencia, Castellón e Tarragona. (Corriere della Sera)

Le immagini mostrano auto e camion abbandonati lungo l'autovia.L'autostrada si è letteralmente spaccata a metà come mostrano le immagini nel VIDEO in alto. Sono pesantissimi gli effetti sulla viabilità in Spagna dopo l'alluvione che ha colpito la provincia di Valencia. (iLMeteo.it)

Dal basso, un video che gira nelle community valenciane spiega quanto la stessa sia stata sottovalutata: mostra un’auto dei vigili ferma all’incrocio, vetture che affondano gli pneumatici nell’acqua che inizia a coprire le strade, un paio di curiosi che girano video a quella marea montante, neanche fossimo a Mont Saint Michel. (Corriere della Sera)