Sull'ordine di arresto per Netanyahu altolà a Salvini da Meloni e Tajani
Articolo Precedente
Articolo Successivo
, Parole nette. Chiare. Un messaggio da un vicepremier a un altro vicepremier. «La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. È una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C'è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri». Antonio Tajani parla a Matteo Salvini. Per ripetere che le ultime parole del capo della Lega su Netanyahu potevano e dovevano essere evitate. (Avvenire)
Ne parlano anche altri giornali
In undici mesi i più alti tribunali del pianeta hanno terremotato decenni di apatia internazionale sul colonialismo d’insediamento israeliano e le sue pratiche. (il manifesto)
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a Napoli per un appuntamento organizzato da Centro Popolare e Noi Moderati, si definisce addirittura sconcertato per un aspetto. «La cosa che ha colpito di più, e che io ho detto sin dal primo momento - argomenta -, è che abbiamo trovato inaccettabile e assurdo mettere sullo stesso piano i leader di un'organizzazione terroristica che ha attaccato innocenti con chi guida legittimamente uno stato democratico e si sta difendendo». (napoli.corriere.it)
Sul mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale (Cpi) per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, "la linea del governo è quella di approfondire le motivazione della sentenza che a primo acchito sembra una sentenza più politica che tecnica". (Adnkronos)
C’è - a mente fredda - anche e soprattutto un elemento razionale che dovrebbe indurre le democrazie occidentali a disapplicare la decisione della Corte penale internazionale e a trarre ogni opportuna conseguenza, inclusa l’uscita da quell’intesa sovranazionale. (Liberoquotidiano.it)
Cpi, Tajani: Netanyahu? Linea governo è quella mia e della premier 22 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
"La linea del governo e' quella di approfondire le motivazioni della sentenza che, a primo acchito, sembra una sentenza piu' politica che tecnica". "Ma la cosa che ha colpito di piu', e che io ho detto sin dal primo momento, e' che abbiamo trovato inaccettabile e assurdo mettere sullo stesso piano i leader di un'organizzazione terroristica che ha attaccato innocenti e ha provocato la reazione con chi guida legittimamente uno Stato democratico e si sta difendendo", ha aggiunto. (Tiscali Notizie)