L'Ue sta per multare Meta per Facebook Marketplace: in arrivo 13 miliardi di dollari di sanzione
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La Commissione europea sta per imporre una multa particolarmente salata a Meta, con una sanzione che potrebbe superare i 13 miliardi di dollari, pari al 10% del fatturato globale dell’azienda nel 2023. Questa decisione è prevista per settembre o ottobre, secondo quanto rivelato da Reuters. Le autorità di Bruxelles avrebbero, infatti, rilevato che Meta ha abusato della sua posizione dominante nel mercato imponendo condizioni commerciali ingiuste ai concorrenti dei servizi di annunci online che pubblicizzano su Facebook o Instagram (Open)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Secondo fonti dell’agenzia, la sanzione potrebbe arrivare fino a 13,4 miliardi di dollari, pari al 10% del giro di affari globale di Meta nel 2023. Lo riporta Reuters sul suo sito online, indicando che la decisione di Bruxelles è attesa "a settembre o ottobre", prima che l’attuale commissario all’Antitrust, Margrethe Vestager, lasci l’incarico. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Un'ultima stangata a Mark Zuckerberg prima di lasciare l'antitrust Ue. La guardiana della Concorrenza europea, Margrethe Vestager, si appresta a infliggere una maxi-multa a Meta per aver legato il suo servizio di annunci online Marketplace al suo social network Facebook (L'HuffPost)
Secondo l'agenzia il motivo sarebbe quello di aver legato il servizio di annunci Marketplace con Facebook. La sanzione potrebbe superare i 10 miliardi di dollari, pari al 10% del giro di affari globale nel 2023 dal colosso delle nuove tecnologie (Sky Tg24 )
La Commissione europea è pronta ad infliggere una sanzione da record a Meta per pratiche commerciali scorrette. L’azienda avrebbe legato il suo servizio di annunci online alla piattaforma principale di Facebook traendone un vantaggio ingiusto. (FIRSTonline)
Meta (LA STAMPA Finanza)
Il modello proposto dall’azienda, che impone agli utenti di scegliere tra una versione a pagamento e una gratuita (ma utilizzabile solo con il consenso all’utilizzo dei propri dati), secondo l’UE, può essere considerato come una pratica ingannevole. (Libero Tecnologia)
