Milano Pride, Associazione Atlantica sfila con la bandiera Nato: “Contro le persecuzioni omofobe”

Una bandiera Nato tra i vessilli che sventoleranno al Milano Pride 2024. L’idea di sfilare al corteo di domani è dell'Associazione Atlantica, che ha deciso di portare il simbolo dell'Occidente “che combatte le leggi omofobe di Putin e la persecuzione dei gay africani". Un’associazione che si schiera apertamente dalla parte degli israeliani e degli ucraini, senza mezzi termini. Una decisione che si accompagna a una richiesta ben precisa: quella di condannare “la persecuzione delle minoranze Lgbt da parte della Russia di Putin e della Palestina di Hamas (e Abu Mazen) senza nascondersi in fumose prese di posizione per la pace che ricordano tanto la volontà di regalare la pace eterna a ucraini e israeliani”. (Luce)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Quello di Milano è diventato negli anni un punto di riferimento per la comunità mondiale, grazie a una serie di eventi collaterali che dimostrano la capacità di includere tutte le diversità e le minoranze che hanno bisogno di far se… (La Repubblica)

Dopo il raduno nel primo pomeriggio, a Milano è partita la parata del Pride. Decine di migliaia di persone sfilano verso l'Arco della Pace dove ci saranno anche gli interventi istituzionali delle autorità. (TGR Lombardia)

Sabato 29 giugno è il giorno del Milano Pride, che quest’anno ha come motto «Liber di essere». Alla tradizionale parata sono attese almeno 300 mila persone (VAI ALLA DIRETTA DELLA PARATA MILANO PRIDE). (Corriere Milano)

Se questo è un Pride. Senza organizzazioni ebraiche queer, che non partecipano per timore di aggressioni. Intervista a Raffaele Sabbadini presidente Keshet Italia

Fuori il carro, dentro la cargo bike: una manifestazione sostenibile. Subito dietro, lo striscione del Milano Pride dietro cui sono attese 300 mila persone. (Corriere Milano)

«Sono sempre felice quando c’è il riconoscimento dell’eguaglianza, devo dire che dovrebbe essere una cosa molto più trasversale di quella che è. Perché ci sono altri Paesi dove pure le destre sono arrivate al governo e non hanno modificato gli avanzamenti importanti come il matrimonio egualitario. (Corriere TV)

Cosa accadrebbe se un giorno escludessero un gruppo di italiani queer dal Pride di Londra o New York o Parigi, con la seguente motivazione: “Non vogliamo i fascisti di Meloni“? La non partecipazione della comunità ebraica italiana queer ai Pride è una ferita aperta, liquidata come non urgente dalla corrente polarizzazione che sta minando le democrazie occidentali. (Gay.it)