Meloni prova a eleggere un "suo" giudice della Consulta. E convoca i parlamentari di FdI: "Martedì nessuno assente al voto"

Un sms quasi intimidatorio. Tre quadratini rossi e poi il messaggio, tutto in maiuscolo: “Attenzione, martedì 8 ottobre, ore 12.30, indispensabile la presenza di tutti al voto per la Corte costituzionale”. Ancora altri tre quadratini rossi e poi: “Eventuali missioni vanno rimandate o annullate”. Mittente Fratelli d’Italia. Un sms che non resta isolato perché a riceverne di simili sono anche i par… (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

La Meloni non sopporterebbe l'idea che sui giornali finiscano le comunicazioni interne dei parlamentari di Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni ha mostrato tutto il suo “sdegno” per la fuga di notizie che l'ha coinvolta e che ha portato allo “scandalo” sull'elezione del nuovo giudice della Consulta, posto ormai vacante da 10 mesi. (Il Giornale d'Italia)

Dopo essersi presa la Rai, Giorgia Meloni vuole prendersi anche la Corte Costituzionale. Per il Consiglio di amministrazione della Rai si è visto come è andata a finire. Le opposizioni, divise, si contenderanno ora qualche direzione di testata. (L'HuffPost)

“Io alla fine mollerò per questo“. Le chat di Fratelli d’Italia rese pubbliche fanno infuriare Giorgia Meloni: la presidente del Consiglio, esasperata per il fatto che le comunicazioni interne dei parlamentari vengono pubblicate sui giornali, si sarebbe sfogata con i compagni di partito, definendo la situazione “sconfortante”. (Virgilio Notizie)

Meloni “furiosa” per diffusione chat private di Fdi su elezione giudice consulta: “Mollerò per questo, so chi è l'infame”

I telefonini vibrano intorno a mezzogiorno. Destinatario: senatori e deputati dispersi nei rispettivi collegi, lontani, come di norma il venerdì, dalle aule di Montecitorio e Palazzo Madama. (ilmessaggero.it)

La Camera ci riprova: eleggere il giudice della Corte costituzionale che deve sostituire l’ex presidente della Consulta, Silvana Sciarra. Il 17 settembre c’era stata una fumata nera con il sesto scrutinio della Camere in seduta comune che si era concluso in un nulla di fatto, con la presenza di soli 374 parlamentari su 605. (Il Fatto Quotidiano)

Martedì 8 ottobre, alle ore 12.30, nell'Aula di Montecitorio è convocato il Parlamento in seduta comune per l'elezione di un giudice della Corte costituzionale. Si tratta dell'ottavo scrutinio ed è necessaria la maggioranza dei tre quinti dei componenti. (Comunicazione)