Ricomincio da me: intervista a Camille Cottin e Nathan Ambrosioni

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Soffitti alti e divani bassi, affreschi, tappeti, statue. L’appuntamento con Nathan Ambrosioni e Camille Cottin, rispettivamente regista e protagonista di Ricomincio da me – dal 28 dicembre in sala con Wanted -, è in un elegante salone a poche porte di distanza dalla sala di Ercole e la galleria Farnese, al primo piano del palazzo omonimo che ospita l’ambasciata francese a Roma. Nel film l’attrice di Call My Agent interpreta Antonia, detta Toni, una madre single che ha cresciuto da sola i suoi cinque figli. (The Hollywood Reporter Roma)

Su altri giornali

Camille Cottin arriva dalla «sarabande», parola sua, del Marrakech Film Festival, ci è stata da giurata, «ed è un’altra parte molto divertente del mio lavoro fare la spettatrice, vedere film da tutto il mondo, scoprire cose nuove». (Rolling Stone Italia)

Un film di scelte giuste e scelte sbagliate. Un film di consapevolezze ritrovate, e di quanto poi la vita sia lo specchio relativo dei nostri istinti. Un film che rintraccia gli umori contemporanei, legati al concetto di tempo (che passa, e non aspetta) e al concetto di auto-realizzazione. (Movieplayer)

Toni è una di quelle meteore che hanno brillato grazie a una sola hit, Pas qu’un peu. Ora è intorno ai 40, è single, ha cinque figli adolescenti e canta ogni tanto in un bar per arrotondare. Sogna una nuova possibilità, vuole riprendere gli studi. (Corriere della Sera)

Ci sono storie che non ci sappiamo immaginare. Così tutto sbiadisce, si impoverisce. (The Vision)

Diretta da Nathan Ambrosioni, l’amata attrice francese (Call my agent!, House of Gucci, Assassinio a Venezia) interpreta Antonia, detta Toni, una madre single di cinque figli ormai grandi che vuole rifarsi una vita. (Cineblog)

Una commedia divertente e un po' amara conferma la grande bravura e l'empatia di Camille Cottin. (ComingSoon.it)