Francia, sparatoria a Poitiers: cinque feriti gravi
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(Adnkronos) – Cinque feriti gravi in una sparatoria a Poitiers, città della Francia occidentale. Lo ha riferito il ministro dell’Interno Bruno Retailleau. Secondo il ministro, riporta Bfmtv, l’incidente sarebbe iniziato in un ristorante prima di trasformarsi in una “rissa tra bande rivali” coinvolgendo “tra le 400 e le 600 persone”. Un adolescente di 15 anni colpito alla testa è “in pericolo di vita” dopo la sparatoria che ieri sera, intorno alle 22.45, ha provocato i cinque feriti nel quartiere Couronneries, ha poi confermato il ministro dell’Interno francese, che ha parlato di episodio legato al traffico di droga. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Ne parlano anche altri media
«Una mamma che denuncia sa che il figlio è in pericolo». Non solo per la sua famiglia, ma per tutte quelle che vivono ogni giorno con la paura che qualcosa di terribile possa accadere ai propri figli. (leggo.it)
Emanuele era iscritto in primo superiore ed era stato respinto per la frequenza irregolare. Ci si domanda come mai una situazione a rischio non fosse attentamente monitorata. Emanuele da quest’anno scolastico frequentava il “Della Porta - Porzio” al quale con il dimensionamento 2024-25, erano stati anche assegnati i plessi del Rione Sanità dell’Istituto “Isabella d’Este - Caracciolo - Salvator Rosa”. (La Repubblica)
Qualcuno imparentato con i Sequino, qualcun altro con i Vastarella mentre sull’altro fronte il 15enne indagato a piede libero per la sparatoria in passato, quando non era imputabile, partecipò all’aggressione a coltellate di un minorenne del Bangladesh. (ROMA on line)
Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Avellino – “E’ il momento del silenzio. Della vicinanza discreta. Della preghiera”. E’ l’appello Don Angelo Di Gaeta, Parroco di Fontanarosa, che si appresta a celebrare il funerale di una bambina di appena dieci anni, Francesca D’Arienzo, morta schiacciata dal cancello di casa nel pomeriggio di sabato. (anteprima24.it)
"Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore. Manu vive". Questo lo striscione esposto all'esterno della Basilica di Santa Maria della Sanità dove si svolgono i funerali di Emanuele Tufano, 15enne ucciso la settimana scorsa in una traversa di Corso Umberto a Napoli. (Ottopagine)