Caso Pierina, la lettera choc: Dassilva chiede scusa alla moglie per quello che ha fatto

– Durante la prima visita di Valeria Bartolucci al marito Louis Dassilva in carcere a Rimini come indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli, la polizia penitenziaria ha sequestrato una lunga lettera in cui l’uomo chiede scusa alla moglie per quello che ha fatto. La lettera appallottolata e occultata in maniera superficiale è stata rinvenuta dagli agenti della penitenziaria durante le perquisizioni effettuate di prassi per le visite ai ristretti. (il Resto del Carlino)

Se ne è parlato anche su altri media

Rimini – Una lettera di scuse indirizzata alla moglie, Valeria Bartolucci, da consegnarle quando la donna per la prima volta è andato a visitarlo in carcere, missiva vergata da Luois Dassilva e sequestrata dalle guardie carcerarie, potrebbe rappresentare un punto di svolta nell’inchiesta sull’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne testimone di Geova uccisa bel garage del condominio dove viveva a Rimini. (Il Giornale Popolare)

Per la Procura, l’amante Louis Dassilva, arrestato per l’omicidio, voleva impedirle di rivelare la relazione. Ma lui dice: “Vogliono mettermi in trappola”. E la moglie finora lo difende (OGGI)

Un foglio appallottolato nella cella, ma non nascosto. Sequestrato per la sua potenzialità investigativa, anche se al momento è difficile dire di cosa si tratti, dato che non ci sono molti dettagli sul suo effettivo contenuto: Louis Dassiva avrebbe scritto una lettera di scuse alla moglie Manuela Bartolucci, poco prima di incontrare la donna per la prima volta da quando lui è in custodia cautelare a seguito dell’indagine sull’omicidio di Pierina Paganelli. (il Giornale)

La lettera è stata trovata durante una perquisizione della polizia penitenziaria del carcere di Rimini, dove il 34enne senegalese è recluso per l'omicidio di Pierina Paganelli. (Fanpage.it)

Ci sono tracce di Dna maschile su alcuni degli oggetti trovati all’interno della borsa di Pierina Paganelli. E’ quanto emerge dai primi esiti sugli accertamenti tecnici svolti nei laboratori dell’istituto di Genetica di Tor Vergata dal genetista Emiliano Giardina, consulente nominato dal gip di Rimini, Vinicio Cantarini, sui reperti sequestrati all’epoca del ritrovamento del cadavere della 78enne nei garage di via del Ciclamino ed anche successivamente. (News Rimini)

Poche parole, che spianano la strada ad una marea di ipotesi ed interpretazioni. Dice di "vergognarsi". (il Resto del Carlino)