Il disagio giovanile deriva sottovalutata

C'è una grande emergenza giovanile nell'area metropolitana napoletana, che sfugge a letture di comodo e ad analisi sedute basate esclusivamente su logiche criminali datate. Lo scenario che emerge dalle prime indagini sulla tragica sparatoria dell'altra notte, costata la vita al quindicenne Emanuele Tufano, porta a una logica di gruppi giovanili anche con ragazzi incensurati estranei a interessi e guadagni criminali, che si sfidano a colpi di pistola per difendere fette di piazze e marciapiedi come fossero delle loro proprietà notturne. (ilmattino.it)

Su altre testate

«È stato Arturo a venirmi a svegliare dicendomi che aveva sentito una sventagliata di colpi, il tempo di affacciarci che sotto casa abbiamo visto l'inferno». Arturo è Arturo Puoti e a parlare è la mamma, Maria Luisa Iavarone, che sette anni fa il suo figliolo ha rischiato di perderlo perché accoltellato con ferocia 7 anni fa ed è rimasto sospeso tra la vita e la morte per giorni. (ilmattino.it)

Visite (TERRANOSTRA | NEWS)

Un gruppo formato da otto scooter, almeno cinque pistole usate, quasi venti proiettili esplosi e una vittima. Sono i numeri dello scenario di guerra a cui si è assistito nella notte tra mercoledì e giovedì, quando due bande di ragazzini, poco più che bambini, una del rione Sanità e l’altra della zona del Mercato, si sono affrontate a colpi di pistola per questioni di territorialità da difendere. (Corriere della Sera)

Emanuele Tufano ucciso a 15 anni a Napoli parla il presidente del tribunale dei Minorenni di Salerno

Indagini serrate per scoprire chi e percheè ha ucciso Emanuele Tufano, 15 anni, durante quella che appare sempre più una sparatoria tra bande di minorenni. Il resoconto di Ciro De Pinto sul quotidiano Roma. (Ottopagine)

"Io non sono un sociologo, un educatore, faccio il magistrato, il procuratore capo della Repubblica. A Napoli c'è una scopertura di organico del 10 per cento, in Veneto del 40 per cento. Qui a Napoli ci sono tra i migliori investigatori d'Italia, scopriamo l'80 per cento dei reati di strada e siamo di gran lunga superiori alla media e abbiamo dato un'accelerazione anche dal punto di vista dei risultati rispetto al passato". (Ottopagine)

È stato perso tempo prezioso: e quando poi esplodono i bubboni, come nell’ultimo tragico caso del 15enne ucciso a Napoli, allora torniamo a ricordarci che c’è un problema enorme da affrontare. (ilmattino.it)