La "maledizione" di Las Vegas: qui si diventa campioni ma senza mai vincere
Giochi di luci e fuochi d’artificio: Las Vegas celebra così Max Verstappen, re della F1. Una conferma per l’olandese, ma anche un forte richiamo al passato. Infatti, per la terza volta in quattro edizioni, il titolo iridato è stato assegnato proprio nella città statunitense. Prima del fuoriclasse su Red Bull era toccato a Nelson Piquet nel 1981 e Keke Rosberg l’anno seguente. Iridati come Verstappen, ma con altri punti in comune: niente doppietta gara-titolo e stesso piazzamento sul traguardo per conquistare il Mondiale. (La Gazzetta dello Sport)
La notizia riportata su altri giornali
Max ha guidato una Red Bull da primato solo in un terzo dei ventiquattro Gran Premi disputati, il resto lo ha aggiunto lui. In termini di prestigio non è così, il traguardo iridato raggiunto nel 2024 ha consacrato Verstappen nel piccolissimo club di chi è riuscito a centrare il massimo traguardo senza disporre della migliore monoposto. (Motorsport.com - IT)
Max Verstappen è campione del mondo, per la quarta volta consecutiva. A Las Vegas diventa ufficiale, il pilota della Red Bull ha dimostrato tutto il suo valore e la maturità avuta durante tutta la stagione. (IlNapolista)
GP LAS VEGAS, HIGHLIGHTS (Sky Sport)
Tra le luci della città della fortuna chi brilla più di tutti i grattacieli è Max Verstappen, vincitore del Campionato del Mondo di Formula 1 per la quarta volta in carriera a 27 anni. (MOW)
Martinelli di Mariella Sapienza e Conca d'oro Viaggi tra le 32 attività storiche premiate da Confcommercio. (Monrealelive.it)
Bé, cominciano col dire che forse mai titolo fu più meritato. Il team di Milton Keynes è solo terzo nella classifica costruttori, e oggi come oggi è addirittura la quarta forza, dietro anche alla ritrovata Mercedes. (Tiscali)