WhatsApp e Meta AI: la privacy non è a rischio. Cosa dicono i termini d’uso
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Il tasto blu comparso all’interno di WhatsApp (e che arriverà anche in Facebook e Instagram) che consente di accedere alla Meta AI direttamente dall’app di messaggistica di Meta ha posto in essere il tema della privacy. Nel dettaglio, la domanda più gettonata non solo on-line è: “la privacy è a rischio?”. La risposta è no, nel senso che la Meta AI opera solo ed esclusivamente sulle sessioni di chat intrattenute con l’intelligenza artificiale, non “spia” nelle altre conversazioni e ogni sessione con la Meta AI è sostanzialmente priva di memoria. (iGizmo.it)
Su altri media
Se accedendo alla sezione DM (Direct Messages) di Instagram avete notato la comparsa di un'icona circolare colorata e animata, si tratta del tasto Meta AI. (Geopop)
Whatsapp cambia volto e arrivano le prime critiche. La piattaforma di messaggistica istantanea ha recentemente introdotto l'intelligenza artificiale (IA) come parte integrante della sua piattaforma, portando una ventata di innovazione nelle modalità di interazione tra gli utenti. (Il Mattino)
Un giorno apri WhatsApp come sempre, pronto a mandare un messaggio vocale di dieci minuti che nessuno ascolterà, come al solito ma c’è qualcosa di diverso. In alto compare una nuova icona, un cerchio colorato. (Digitalic)
E' arrivata anche in Italia e nel giro di pochi giorni si sta diffondendo sugli smartphone di tutti, comparendo in bella vista sull'app di messaggistica più utilizzata: ma come si usa Meta AI su WhatsApp?Tu per cosa spenderesti mille euro?Quanto costa un viaggio sul treno di lusso Orient Express in Italia?Questa è l'azienda con la migliore reputazione al mondoForse potresti chiederlo direttamente all'intelligenza artificiale di Meta. (Men's Health)
E in Italia l’icona in basso a destra negli schermi si è materializzata per decine di milioni di persone: si parla di oltre il 90% fra chi ha tra 16 e 64 anni, stando all’ultimo report “Digital 2024” dell’agenzia… Un cerchio azzurro, lilla e verde su WhatsApp che non passa inosservato. (La Stampa)
E se col tempo Meta Ai dovesse raggiungere tutto il mondo, avrebbe quasi due miliardi di potenziali addestratori della sua intelligenza artificiale (che corrispondono agli utenti di Whatsapp globali) che potrebbero trovare comodo interrogare una Ai già contenuta nella stessa app senza uscire e aprire Google per interrogare Gemini o andare su ChatGpt. (Il Fatto Quotidiano)