GRAVINA (FIGC) VISITA REPARTO BIMBI MALATI DI TUMORE A TARANTO

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"La mia presenza qui è per testimoniare quelle che sono le capacità del mondo del calcio nel saper investire in termini di responsabilità sociale. Abbiamo ritenuto, insieme a Soleterre, di portare un momento di sollievo a questi bambini con l'intento di sensibilizzare tutto ciò che ci circonda, all'esterno di questo luogo dove le famiglie soffrono, a sostenere inziative di questo tipo". Così il presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio (Figc), Gabriele Gravina, che, insieme alla giornalista e attivista per i diritti umani Claudia Conte, al presidente di Fondazione Soleterre Damiano Rizzi e al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, ha fatto visita questa mattina al reparto di pediatria e onco-ematologia pediatrica dell'ospedale SS. Annunziata di Taranto (Sport Mediaset)

Su altre testate

È stato aperto e viene rafforzato continuamente dalla ASL di Taranto. “L’oncologia pediatrica dell’ospedale di Taranto fino a pochi anni fa non esisteva. (Corriere di Taranto)

martedì 19 novembre 2024 Il presidente federale ha incontrato i bambini del reparto di onco-ematologia pediatrica per poi recarsi presso il campo di calcio della Parrocchia SS. Angeli Custodi, oggetto nelle ultime settimane di episodi di vandalismo (FIGC)

Due luoghi particolarmente significativi di Taranto hanno fatto da sfondo all'intensa giornata in Puglia del presidente della Figc, la Federcalcio, Gabriele Gravina: il reparto di Oncoematologia Pediatrica dell'ospedale Santissima Annunziata e il campo di calcio della Parrocchia SS. Angeli Custodi, nel quartiere Tamburi. (tarantobuonasera.it)

Fonte: ANSA foto ANSA foto di ANSA (Voce Giallo Rossa)

Ieri pomeriggio la visita di Gabriele Gravina, presidente della Figc, al campetto di calcio del rione Tamburi, successiva alla consegna dei gadget della nazionale italiana ai piccoli pazienti del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale Ss. (Studio 100)

Ci fu anche un ministro della Repubblica, Corrado Clini, che goffamente lo etichettò come sorto successivamente allo stabilimento siderurgico, a dimostrazione di quanto poco si conoscesse e tuttora si conosca la vita e la storia di quella zona di Taranto (quotidianodipuglia.it)