Baby Gang, il mostro che travolge il Sud

Minuti per la lettura L’omicidio di Emanuele Tufano, 15 anni, ucciso da un coetaneo rivela una drammatica realtà: le baby gang sono quel mostro che travolge il sud Questo Sud bello, tragico e violento, osservato speciale , ma non troppo ha un cancro di più; Sono le baby gang, i ragazzi con la pistola, con mazze e coltelli, che disprezzano la vita, propria e dei dei loro coetanei, e non solo. Minorenni che affollano il regno della paura e fanno interrogare la società, quella stessa che ne è responsabile. (Quotidiano del Sud)

Se ne è parlato anche su altre testate

Interrogati per ore i due principali sospettati, 15 anni uno, 17 l'altro. Un regolamento di conti fra baby criminali che si contendono la piazza di spaccio. (il Giornale)

Le mafie affiliano giovani e giovanissimi. Si entra a 13, 15 anni e si arriva ad avere un ruolo ai vertici presto, prestissimo a 17, 20 anni. (Corriere della Sera)

Oggi, dopo l’assassinio di Emanuele, ragazzo di quindici anni ucciso da un colpo d’arma da fuoco alla schiena, dico di più, che dovremmo smetterla anche di dipingere Napoli e il suo rinascimento. Una sparatoria in pieno centro, degna delle scene – che onestamente mi erano sempre sembrate eccessive – di Gomorra. (La Repubblica)

Minori armati a Napoli, 30 associazioni in campo: “Non possiamo stare fermi”. E martedì incontro col prefetto

Fateci caso: certi ragazzi non hanno più il vento negli occhi. Quando un 15 enne muore ammazzato e altri due uagliuncielli di 14 e 17 anni finiscono in ospedale dopo una sparatoria è difficile dire me l’aspettavo. (Valigia Blu)

Aloiso (M5S): “Contro la violenza minorile e le baby gang è fondamentale avviare percorsi di educazione emotiva e di recupero” Di L’omicidio di un quindicenne nel cuore di Napoli ha scosso profondamente la senatrice Vincenza Aloiso (M5S), che in una nota ha espresso profondo dolore e preoccupazione. (Orizzonte Scuola)

«Qualcosa bisogna fare, non possiamo restare fermi davanti a queste tragedie perché vuol dire che stiamo fallendo». La voce di padre Alex Zanotelli è spezzata dal dolore. Emanuele Tufano, 15 anni appena, ucciso giovedì notte in via Carminiello al mercato all’angolo con corso Umberto, durante una sparatoria, viveva nel rione Sanità che il religioso ha scelto come casa e come sua nuova missione. (La Repubblica)