Inchiesta dossieraggio, dati rubati anche a Marcell Jacobs
Articolo Precedente
Articolo Successivo
C'è anche Marcell Jacobs nella lunga lista di personaggi noti vittime di dossieraggio e intercettazioni illecite. L'atleta, e il suo staff, sarebbe stato spiato dal gruppo finito al centro dell'inchiesta della Dda milanese che ruota attorno all'agenzia di investigazioni Equalize, con sede a Milano, di cui è amministratore delegato il super poliziotto Carmine Gallo finito ai domiciliari. Sotto indagine anche il proprietario - e presidente di Fondazione fiera - Enrico Pazzali. (MilanoToday.it)
Ne parlano anche altri media
Dossieraggio, archivio cyber spie con documenti riservati di aziende e politici Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
In una conversazione del dicembre 2022 «tra le tante captate sul tema "Russia" e degli attacchi hacker in Italia», il gruppo al centro dell'inchiesta della Dda di Milano «discute sulle proprie attività d'intelligence sul tema e sui ricavi che ne può ottenere anche in relazione ad un mandato che asseriscono provenga direttamente dalla Chiesa». (Corriere Milano)
Oltre al campione azzurro, nel mirino anche l’allenatore Paolo Camossi, il manager Marcello… (la Repubblica)
Tra i presunti clienti dell’agenzia anche Eni e Ilva: le informazioni usate come merce di scambio. Il patto con gli 007 israeliani: «Dobbiamo fermare il finanziamento degli oligarchi russi alla Wagner» “Quegli incontri con il Mossad e il report per la Chiesa”. (La Stampa)
C’era anche il cantante Alex Britti tra le (almeno) quattro persone finite illecitamente sotto la lente di un ispettore della polizia di Stato in servizio alla polizia di frontiera di Orio al Serio: il poliziotto, bergamasco, 59 anni, residente a Curno – è una delle 51 persone indagate nell’inchiesta della Procura di Milano sul «dossieraggio» nata dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lombardo e che ha fatto emergere un presunto network di «spioni», guidati dall’ex super poliziotto Carmine Gallo (ora ai domiciliari), ritenuto il braccio operativo di Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera (ente estraneo all’indagine), che si è autosospeso. (L'Eco di Bergamo)
«Quando spunta il Mossad vuol dire che siamo alla frutta», ridacchia un vecchio giornalista. O forse no. (il Giornale)