Mark Zuckerberg: «Lavorerò con Trump contro censura». E Meta chiude programma di fact-checking
Addio fact-checking su Facebook e Instagram. Lo ha annunciato il ceo di Meta Mark Zuckerberg in quello che a media e analisti appare l'ennesimo inchino a Donald Trump e al nuovo clima ideologico della destra, che privilegia l'assoluta libertà di espressione sulla lotta contro la disinformazione e l'odio in rete. Una svolta che ha riscosso subito il plauso sia del presidente eletto («Meta ha fatto molta strada») che del suo first buddy Elon Musk («Cool», ossia «figo»). (ilgazzettino.it)
Su altre fonti
Analizzando i dati sulla mortalità in 47 Paesi occidentali, i ricercatori dell’Università Vrije di Amsterdam hanno rilevato che nonostante l’ampia diffusione dei vaccini Covid e le misure di contenimento adottate in tutto il mondo, il numero di morti in eccesso “è rimasto elevato per tre anni consecutivi", dal 2020 al 2022. (Il Giornale d'Italia)
Meta smantellerà il reparto aziendale incaricato di impedire la diffusione di notizie false sulle piattaforme. Lo ha spiegato con un video di cinque minuti in cui ha annunciato una svolta editoriale e politica per Facebook, Instagram e Threads, i social network controllati dal gruppo. (il manifesto)
Importanti novità in casa Meta: nella giornata di ieri Mark Zuckerberg, CEO del colosso tecnologico che possiede Facebook, Instagram, Threads e WhatsApp, ha annunciato una svolta nelle sue politiche di moderazione dei contenuti. (Geopop)
Mark Zuckerberg 'abbraccia' Donald Trump. La svolta di Meta conferma la linea 'friendly' nei confronti del nuovo presidente degli Stati Uniti, consolidata con la nomina del repubblicano Joel Kaplan come Chief of Global Affairs di Meta e con l'inserimento di Dana White nel Cda: il numero 1 dell'UFC è sempre stato un 'trumpiano' doc e dopo il trionfo del presidente nelle elezioni del 5 novembre ha avuto anche l'onore di salire sul palco nella festa post-voto. (Adnkronos)
Mark Zuckerberg apre a Donald Trump. (ilmessaggero.it)
Una buona notizia. Oh, la storia dello “stop alla censura” su Facebook e Instagram sarebbe potuta essere una buona notizia. (WIRED Italia)