Orrore in carcere. Torturavano i detenuti. Arrestati undici agenti

Se dovessero essere confermate le accuse, se dovesse corrispondere al vero quello che emerge dall’inchiesta del procuratore di Trapani, Gabriele Paci, allora potremmo trovarci di fronte a un caso eclatante e vergognoso in cui detenuti vengono puniti, umiliati e addirittura torturati da uomini di legge. Se così fosse il carcere "Pietro Cerulli" di Trapani sarebbe stato trasformato in una sorta di piccola succursale italiana del famigerato IK-3 di Kharp, il penitenziario russo di massima sicurezza dove era recluso Aleksei Navalny o come la prigione di Diyarbakir (Turchia), la più sadica al mondo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

È opportuno chiarire che chiunque non osservi un comportamento lecito e, anzi, abusi in qualsiasi forma del ruolo che riveste, ancor più se rappresentante della legalità e della sicurezza in nome dello Stato, non possa e non debba che essere condannato ed essere destinatario delle conseguenze che le Autorità Giudiziarie intenderanno disporre quali garanti di una corretta applicazione delle norme vigenti. (BlogSicilia.it)

Da schernire, umiliare, prendere a botte. Antonio è affetto da problemi psichici e di comportamento e in carcere avrebbe dovuto essere seguito con particolare attenzione e cura. (La Stampa)

Agenti infedeli che consentivano l’ ingresso di droga e telefoni. Ora anche agenti “picchiatori”. Carceri di Trapani a perdere. L’ inchiesta della Procura sui presunti casi di tortura, ancora una volta pone l’ accento sulle criticità del Pietro Cerulli. (Telesud)

Trapani, detenuto costretto a girare nudo. Le denunce della Camera Penale

Nelle sedici celle di isolam… TRAPANI — Picchiati a sangue, imbrattati di acqua e urina, denudati, fatti sfilare e derisi nei corridoi. (La Repubblica)

Violenze fisiche, forme di scherno e umiliazione nei confronti di persone con disturbi psichici, secchiate di acqua e urina lanciate nelle celle anche in piena notte, frasi offensive condite da razzismo. (il manifesto)

Un episodio scioccante di presunta tortura emerge dall’inchiesta sul carcere Pietro Cerulli di Trapani. Un detenuto marocchino, già vulnerabile per la sua condizione di reclusione, è stato denudato nell’ufficio della sezione isolamento, davanti a una decina di agenti penitenziari. (Tp24)