Operazione antimafia ad Agrigento, ci sono arresti anche in provincia di Trapani
All'alba di oggi, 17 dicembre 2024 , i Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, con il supporto dei colleghi di Palermo, Trapani e Caltanissetta, hanno eseguito un provvedimento di fermo... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
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I carabinieri del Reparto Operativo di Agrigento, guidati dal tenente colonnello Vincenzo Bulla, hanno sottoposto a fermo 30 indagati, gravemente indiziati, a vario titolo, di appartenere all’organizzazione mafiosa denominata “Cosa nostra” di Agrigento, Villaseta, Porto Empedocle, Favara, Canicattì, Gela e Castelvetrano, i reati di associazione mafiosa, associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, minaccia aggravata dal metodo mafioso, rapina e tentata estorsione. (AgrigentoOggi.it)
Fra Agrigento e Porto Empedocle sparano spesso la notte. Anche dieci, venti colpi. (La Repubblica)
PALERMO – La provincia di Agrigento è una polveriera pronta ad esplodere. Le intercettazioni hanno registrato la parola “guerra”. I segnali sono preoccupanti: colpi di pistola e kalashnikov esplosi contro case e negozi, furgoni e scooter incendiati. (Livesicilia.it)
Manager e titolare di una rinomata società che si occupa di gestione dei laboratori odontotecnici ma anche importante membro di un sodalizio in grado di acquistare e smerciare cocaina non soltanto in provincia di Agrigento. (Grandangolo Agrigento)
Maxi blitz dei carabinieri alle prime luci dell'alba ad Agrigento: fermate 29 persone, tutti personaggi di spicco del panorama mafioso. Il blitz è stato eseguito dai militati del Reparto Operativo, guidati dal colonnello Vincenzo Bulla, tra Agrigento, Favara, Canicattì, Porto Empedocle, Santa Margherita Belice, Mazara del Vallo, Partanna, Campobello di Mazara, Castelvetrano e Gela, con il supporto dei colleghi dei comandi provinciali di Palermo, Trapani e Caltanissetta, del Nucleo Eliportato Cacciatori di Sicilia, dei Nuclei Cinofili di Palermo e Nicolosi e del 9° Nucleo Elicotteri di Palermo. (Quotidiano di Sicilia)
Negli ultimi mesi, infatti, si è assistito ad un crescendo di episodi di particolare allarme sociale con intimidazioni di vario genere: colpi di arma da fuoco contro portoni, case, furgoni bruciati, scooter incendiati. (Grandangolo Agrigento)