Da Beko un piano brutale: 1.935 esuberi
Un piano industriale brutale, che prevede molte chiusure e un numero astronomico di licenziamenti. È quello presentato al ministero delle Imprese nel pomeriggio di mercoledì 20 novembre da Beko, multinazionale turca di elettrodomestici, di proprietà del gruppo Arçelik. In tutti gli stabilimenti è proclamato lo stato di agitazione, con forme di mobilitazione da decidersi a livello territoriale. Il tavolo presso il ministero delle Imprese è riconvocato martedì 10 dicembre alle ore 14 (Collettiva.it)
La notizia riportata su altre testate
Si temevano cattive notizie dall'incontro al Mimit. (Sky Tg24 )
Un tempo un mondo sperato, oggi una fabbrica quasi arrivata a fine corsa. Ancora 12 mesi e poi lo stabilimento di viale Toselli a Siena resterà un involucro senza anima. (Corriere Fiorentino)
Beko Europe, la società di elettrodomestici controllata dal gruppo turco Arçelik, ha presentato un piano industriale per l’Italia che prevede la chiusura di due stabilimenti e il ridimensionamento di un terzo sito. (Start Magazine)
BIANDRONNO – Gianpaolo Garzonio (al centro nel collage qui sopra) lavora a Cassinetta da 36 anni. Ora è ancora più grave perché vuol dire chiudere una fabbrica, chiudere la produzione di tutti i frigoriferi, è gravissima la cosa». (malpensa24.it)
Il presidente Eugenio Giani si recherà alle 15.30 di venerdì 22 novembre davanti ai cancelli dello stabilimento della Beko a Siena per parlare coi lavoratori. (Toscana Notizie)
Dalle prime ore di questa mattina, centinaia di lavoratori di Cassinetta di Biandronno hanno occupato la fabbrica e sono scesi in piazza annunciando sciopero a oltranza fino al prossimo tavolo governativo convocato per il 10 dicembre. (La Stampa)