Durante l’Eredità Insinna disse che Gerusalemme è la capitale d’Israele, Rai condannata: «Necessaria una rettifica»
Il conduttore, in una puntata del programma andata in onda il 21 maggio 2020, corresse un concorrente che rispose Tel Aviv. La decisione del tribunale di Roma dopo le proteste di diverse associazioni palestinesi. Il Tribunale civile di Roma ha stabilito che la Rai deve trasmettere una rettifica in orario di massimo ascolto preserale, specificando che «Gerusalemme non è la capitale di Israele e non è riconosciuta come tale dal diritto internazionale». (Lettera43)
Su altre fonti
Sancendo nello specifico che non si può dire nel servizio pubblico che Gerusalemme è la capitale d’Israele. MODENA Passa da Modena la questione palestinese e una sentenza pubblicata ieri dal Tribunale di Roma, Sezione diritti della persona e immigrazione, destinata a “fare scuola” nell’uso dei termini. (Gazzetta di Modena)
La giudice Silvia Albano è finita al centro del dibattito pubblico nelle ultime settimane per la sentenza firmata contro il piano Albania messo a punto dal governo guidato da Giorgia Meloni per gestire l’immigrazione. (Nicola Porro)
Il riferimento è a quanto accaduto nel corso di una puntata dell’Eredità risalente al 2020 allora condotta da Flavio Insinna - quando il conduttore, a domanda sula capitale di Israele, corresse una concorrente che aveva risposto Tel-Aviv sostenendo che la soluzione corretta fosse Gerusalemme (Liberoquotidiano.it)
La Rai è stata condannata dal Tribunale civile a trasmettere, in un orario di massimo ascolto preserale, una rettifica in cui venga precisato che “Gerusalemme non è la capitale di Israele e non è riconosciuta come tale dal diritto internazionale”. (La Repubblica)
E’ stata emessa la sentenza per la causa intentata dall’Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese e dall’Associazione Palestinesi in Italia contro la RAI e la società Banijay Italia spa (responsabile del format della trasmissione televisiva “L’Eredità”). (Contropiano)