Cop29, defezioni, sgarbi tra big e «inni» a gas e petrolio: è il tramonto della tutela dell'ambiente?

Uno stadio olimpico con troppe sedie vuote. I pochi leader occidentali sbarcati in Azerbaigian, stretto a nord dalla Russia e a sud dall’Iran, si fermano il tempo di leggere il discorso, stringere qualche mano, magari in vista di nuovi accordi sul gas, e fuggire altrove. Ieri, primo «forfeit» diplomatico: dopo il presidente Macron, anche la ministra francese per la Transizione ecologica, Agnès Pannier-Runacher, ha annunciato che non andrà alla Cop29 per gli attacchi «inaccettabili» del presidente azero «contro la Francia e l’Europa». (Corriere della Sera)

Su altri giornali

La cifra richiesta è di 1,3 trilioni di dollari all’anno. Questo significa che i Paesi poveri hanno ritenuto inadeguata la proposta fatta preparare dall’ONU ad Australia ed Egitto in vista della COP29, e preferito sfidare il nord del mondo a rispettare l’accordo di Parigi con impegni economici più adeguati e concreti. (Vatican News - Italiano)

Decarbonizzare trasporti pesanti, convegno Unem con Rie Bologna 14 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Servono 6.500 miliardi di dollari all'anno in media fino al 2030 per raggiungere gli obiettivi climatici globali. Di questa cifra, 1.300 miliardi servono per i paesi emergenti e in via di sviluppo (Emdc) diversi dalla Cina. (Tiscali Notizie)

Al vertice di Baku mancano i leader dei paesi che contano

No. È proprio così? Dovremo aspettare a lungo per abbattere le emissioni serra che moltiplicano i rischi climatici? (L'HuffPost)

Per raggiungere questi obiettivi è necessaria la collaborazione di tutti - a partire dai principali emettitori di gas a effetto serra –, oltre ad un adeguato sostegno finanziario. A Dubai ci siamo posti obiettivi ambiziosi: triplicare la capacità di generare energia rinnovabile nel mondo e raddoppiare il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030. (il Giornale)

La vittoria di Donald Trump non è un buon segno per chi propone ricette ambientaliste contro il cambiamento climatico. Nel 2017 il tycoon fece uscire gli Usa (poi rientrati nel 2021) dagli accordi di Parigi e il Wall Street Journal ha già scritto che il neopresidente ripeterà la scelta, firmando un ordine esecutivo il 20 gennaio: giorno in cui entrerà in carica. (Italia Oggi)