Migranti, Occhiuto: notizia dispersi pugno nello stomaco
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Roma, 17 giu. – “La notizia dei migranti – sembra siano tra le 50 e le 60 persone – dispersi a causa del ribaltamento della barca sulla quale viaggiavano a circa cento miglia a largo della costa calabrese è un pugno nello stomaco. Quelle che stiamo vivendo sono ore di grande angoscia per tutte la Regione, ore che ci riportano alla mente il dramma immane che abbiamo vissuto a Cutro poco più di un anno fa”. (Agenzia askanews)
Se ne è parlato anche su altri media
Sono almeno 66 le persone disperse, tra cui 26 bambini, «anche di pochi mesi». Lo riferisce Shakila Mohammadi, mediatrice culturale di Medici senza frontiere, presente a Roccella Ionica dove sono sbarcati i pochi superstiti della tragedia. (L'Unione Sarda.it)
Sono dieci i cadaveri estratti da una botola nella stiva dell'imbarcazione di 8 metri, partita dalla Libia, sulla quale viaggiavano e che era stata soccorsa dalla nave della Ong Nadir giunta intorno a mezzanotte a Lampedusa. (Gazzetta di Parma)
Sono undici i sopravvissuti del terribile naufragio di una barca a vela, partita dalla Turchia e affondata ieri, dopo un’esplosione, davanti alle coste della Calabria. ROMA. (La Stampa)
A un anno di distanza dalla strage di Cutro e da quella al largo di Pilo, in Grecia, 66 migranti, di cui 26 bambini, risultano dispersi in un naufragio a 110 miglia dalle coste della Calabria. Ancora morti nel Mediterraneo. (La Stampa)
Così, in una nota, Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. Ore che ci riportano alla mente il dramma immane che abbiamo vissuto a Cutro poco più di un anno fa". (Il Messaggero Veneto)
ROCCELLA JONICA (RC) – “Ho parlato con un ragazzo che ha perso la sua fidanzata”. Il racconto si riferisce al nuovo dramma dei migranti dispersi a causa del ribaltamento di una barca a vela, a circa cento miglia dalla costa della Calabria. (Tempo Stretto)