Una volta c'era 'Genova matrigna' e Imperia 'Cenerentola': oggi la nostra provincia ha il suo peso in Regione, l'editoriale
C'era una volta Genova matrigna, che considerava Imperia un po' come la sua Cenerentola. C'era, appunto, perché oggi non è più così. La provincia più piccola e più distante dal capoluogo ha piazzato la sua targa su quasi metà della nuova giunta regionale: tre assessorati su sette. E non è una novità: era già accaduto nel 2015 e nel 2020, con Giovanni Toti eletto governatore. Ma questa volta il peso è maggiore: se il centrodestra ha mantenuto la guida della Liguria lo deve soprattutto al Ponente, capace di aprire una forbice determinante nel duello con Andrea Orlando e il suo campo non troppo largo (senza Italia Viva). (SanremoNews.it)
Ne parlano anche altri media
Marco Scajola si appresta ad affrontare la quarta legislatura consecutiva in Regione Liguria, la terza da assessore. «Sono felice e ringrazio della fiducia - dichiara Scajola - Alla mia quarta legislatura sento il dovere di diventare un riferimento per i miei coll… (La Stampa)
La sanità regionale è già ingessata da una struttura elefantiaca: cinque ASL, quattro aziende ospedaliere e Alisa, un organismo che dovrebbe coordinare il tutto ma che si è rivelato incapace di farlo. (Lanuovasavona.it)
In particolare modo il presidente De Michelis ha voluto rimarcare alcuni punti nodali, per Confagricoltura Liguria, sui quali si auspica l’impegno della Giunta e dei neo Assessori. (CittaDellaSpezia)
“L’assessore alla sanità Nicolò, iscritto a FDI che rinuncia alla tessera per entrare in Giunta come tecnico e si ritrova ad aver a che fare con un gruppo di altri tecnici voluti dal Presidente e supportati da un insieme di medici scelti da Bassetti, ha dell’incredibile: di fatto un assessorato commissariato – così il consigliere regionale del Partito Democratico Enrico Ioculano, nel commentare la notizia della nuova Giunta Bucci. (Imperiapost.it)
Quello che ha richiesto trattative, incontri (forse anche qualche scontro), e tutta la diplomazia dei partiti e del presidente Bucci, che avrebbe voluto accelerare i tempi. Alla fine, quasi a sorpresa, il nome di Paolo Ripamonti, ex assessore al Comune di Savona, poi senatore e vice presidente della commissione Industria, Turismo e Commercio del Senato, attualmente sub commissario di Funivie, è stata la carta giocata dalla Lega. (SavonaNews.it)
Cosa sia successo veramente tra Massimo Nicolò e Marco Bucci non è dato sapere: c'è chi parla di un litigio tra i due con al centro l'istituzione del nuovo Consiglio superiore di sanità della Liguria. Massimo Nicolò, neo assessore alla sanità, era il nome blindato di Marco Bucci da almeno dieci giorni, salvo finire in bilico a poche ore dall'annuncio in conferenza stampa della nuova Giunta, quando in Regione è stato convocato Enrico Castanini scompigliano ancora le carte. (Primocanale)