Regionali, nella coalizione Proietti veto a metà del M5S a Italia Viva: candidati sì, simbolo no

Regionali, nella coalizione Proietti veto a metà del M5S a Italia Viva: candidati sì, simbolo no
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No, tu no. Ma come, perché no? Beh allora sì, però senza simbolo. Alla fine, l’accordo tra M5S e Italia Viva per sostenere Stefania Proietti è questo. Il «no» del Movimento 5 Stelle c’è ed è chiaro. Giuseppe Conte lo ha scandito ieri: «In Emilia e Umbria non sono disponibile ad affiancare il simbolo del M5s a quello di Renzi, che si è sempre distinto per distruggere e rottamare», ha detto a “Cinque Minuti” su Rai Uno (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

Matteo Renzi "è una mina esplosiva a orologeria". Giuseppe Conte si improvvisa artificiere e in tv scaglia l'ennesimo anatema politico contro il leader di Italia Viva. (il Giornale)

Edi Cicchi e Leonardo Varasano si candidano alle prossime elezioni regionali con Noi Modarati Civici per l’Umbria, all’interno della coalizione di centrodestra che sostiene Donatella Tesei. “Non una lista di individui ma un gruppo di persone” è stato ribadito nel corso della conferenza stampa, martedì primo ottobre, alla quale insieme ai due candidati erano presenti Luca Briziarelli, responsabile organizzativo per la campagna elettorale di Noi moderati, e Renzo Baldoni, commissario provinciale di Perugia per il partito. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Giuseppe Conte fa calare il sipario sul campo largo: «Non esiste più, lo certifichiamo stasera» - dice il leader dei Cinque stelle nel salotto di Bruno Vespa. Lo showdown era nell'aria. (il Giornale)

Giuseppe Conte spara a Matteo Renzi per attaccare Elly Schlein

Perché Conte non ara più il campo largo con Schlein Nel giorno dei duecento e più missili dell’Iran lanciati contro Israele in Italia Giuseppe Conte, dalla postazione televisiva dei cinque minuti d Bruno Vespa, ne ha lanciato uno di parole distruttive contro quel poco che rimaneva del cosiddetto “campo largo”. (Start Magazine)

Il Campo largo sembra scomparso, dopo il testa coda sulle nomine Rai, soprattutto dopo i silenzi sull’escalation militare in corso in Libano. Bene le alleanze elettorali per Emilia e Umbria, male, in Liguria, il velenoso cavallo di Troia renziano. (il manifesto)

Alla luce di quanto è accaduto in Liguria, dove Giuseppe Conte è riuscito ad estromettere dalla campagna elettorale del cosiddetto campo largo dell’alternativa Matteo Renzi, per quanto questi avesse accettato di parteciparvi senza insegne ma solo con qualche candidato al nuovo Consiglio regionale, si può ragionevolmente sostenere che il presidente delle 5 Stelle, o di ciò che ne rimarrà dopo la rottura in corso col fondatore, garante, consulente Beppe Grillo, più che da Renzi sia ossessionato dalla segretaria del Pd Elly Schlein. (Liberoquotidiano.it)