Manovra 2025, chi pagherà di più e cosa cambierà con le nuove tasse del governo Meloni

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ECONOMIA

La Manovra economica per il 2025, approvata alla Camera una settimana fa e in attesa del via libera definitivo dal Senato, prevede una serie di misure fiscali che mirano a modificare il panorama economico per i contribuenti italiani, in particolare per i ceti medi. Tra gli aspetti centrali, il taglio del cuneo fiscale, che dovrebbe favorire i lavoratori con redditi fino a 40.000 euro, e la riduzione delle aliquote Irpef, che passeranno a tre scaglioni. Tuttavia, alcune delle misure introdotte rischiano di pesare sulle tasche degli italiani, colpendo in particolare i redditi alti, i possessori di televisori e chi opera nel mercato delle criptovalute.

Il provvedimento, dal peso complessivo di circa 30 miliardi di euro, prevede che quasi metà delle risorse necessarie provengano da nuove entrate fiscali. Un aspetto destinato a far discutere è il taglio degli sconti fiscali per i contribuenti con redditi superiori a 75mila euro annui. Inoltre, la legge di Bilancio introduce nuove aliquote Irpef e detrazioni, che potrebbero modificare significativamente gli stipendi e le pensioni dei lavoratori italiani.

La terza manovra del governo Meloni impegna 30 miliardi di euro soprattutto in misure per lavoratori e famiglie con redditi bassi. Tra le novità, il bonus mamma, che prevede un sostegno economico per le madri lavoratrici, e il congedo parentale, che sarà esteso e reso più flessibile. Tuttavia, le opposizioni hanno presentato oltre 800 emendamenti, criticando il provvedimento e definendolo un "monocameralismo di fatto" che umilia il Parlamento.

Nonostante le proteste, la manovra dovrebbe essere approvata definitivamente entro sabato prossimo, con poche modifiche rispetto al testo originale.