Affitti brevi: anche l'Emilia-Romagna aderisce al BDSR

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La Pressa ECONOMIA

Da oggi, quindi, anche i cittadini e gli operatori dell'Emilia-Romagna possono richiedere il Codice Identificativo Nazionale (CIN) da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture e degli immobili. Per farlo, occorre accedere all’apposita piattaforma online del Ministero del Turismo tramite SPID o CIE.Le disposizioni inerenti alla BDSR saranno applicabili solo a partire dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’avviso di entrata in funzione della banca dati a livello nazionale, prevista non oltre il 1° settembre 2024. (La Pressa)

Su altri giornali

Si va sempre più verso la piena operatività del CIN per gli affitti brevi e turistici, ma il monitoraggio delle strutture è già previsto in alcuni territori: come si integrano vecchie e nuove regole? Le istruzioni per chi ha già un codice regionale o provinciale dal Ministero del Turismo (Informazione Fiscale)

Anche gli utenti stranieri che non hanno a disposizione una identità SPID possono richiedere il CIN, Codice Identificativo Nazionale, per gli affitti brevi e turistici: le istruzioni da seguire A partire dal debutto su scala nazionale della BDSR, i gestori degli alloggi destinati ad affitti brevi e turistici avranno a disposizione 60 giorni per adeguarsi alle novità sul CIN, Codice Identificativo Nazionale, introdotto per monitorare il panorama ricettivo italiano. (Informazione Fiscale)

Dal 23 luglio 2024 la Regione Sardegna, infatti, partecipa alla fase sperimentale di implementazione della Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR). (Regione Sardegna)

Anche il Piemonte, insieme a Emilia Romagna e Valle d’Aosta, entra nella fase sperimentale della Bdsr, la Banca dati delle strutture ricettive. Raggiungendo le 11 Regioni (Abruzzo, Calabria, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto e la Provincia Autonoma di Bolzano) che avevano aderito nelle scorse settimane. (Il Piccolo)

Un codice identificativo nazionale da pubblicare online ed esporre fuori dalla porta e poi rilevatori di gas e monossido di carbonio ed estintori di carica non inferiore a 6 kg ogni 200 metri quadri di appartamento. (La Repubblica)

Questo codice dovrà essere posto sia all’esterno dell’immobile, sia segnalato in tutti gli annunci online pubblicati con lo scopo di trovare clienti e turisti, per affitti inferiori a 30 giorni. (Partita Iva)