Dazi, dodici Stati contro Trump. E lui: primo incontro con la Cina
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ROMA – Eppur si parlano Stati Uniti e Cina. Lo rivela nientemeno che Donald Trump in persona: «Hanno avuto un incontro questa mattina», ha detto ieri il presidente. Chi sia questo “hanno” non lo ha spiegato, rimandando a future comunicazioni. Ma tanto basta per dare ulteriore corpo all’ipotesi di una distensione, che nelle ultime ore ha galvanizzato i mercati. Si andrebbe anzi un passetto oltre: … (la Repubblica)
Ne parlano anche altri giornali
Passata la Pasqua, Donald Trump ha scelto di porgere un ramoscello d’ulivo ai suoi rivali. Ha annunciato di non voler licenziare il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, e ha aperto uno spiraglio per risolvere la disputa commerciale che a suo di dazi oltre il 100% vede gli Stati Uniti lottare contro la Cina (Il Messaggero)
NEW YORK Pechino smentisce tutto, dopo che il presidente Donald Trump aveva lasciato intendere che i negoziati con la Cina stavano progredendo e che gli attuali dazi del 145% sarebbero stati «sostanzialmente ridotti», ipotesi avvalorata anche dalle dichiarazioni del segretario del Tesoro Scott Bessent, secondo il quale il muro con la Cina è insostenibile. (Corriere della Sera)
Pechino, invece, nega qualsiasi contatto e afferma che non ci saranno accordi se gli Stati Uniti non revocheranno tutte le tariffe unilaterali. Il conflitto commerciale sui dazi tra Stati Uniti e Cina diventa sempre più una guerra di nervi. (Il Messaggero)

Il presidente non ha specificato quando ha parlato con Xi e ha aggiunto solo che fornirà dettagli «al momento opportuno». (Corriere del Ticino)
Le guerre tariffarie e commerciali "non hanno vincitori”. (Sky TG24)
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