Nuova gaffe del Pentagono: Hegseth condivide piani militari con la famiglia su Signal
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Il segretario alla Difesa americano Pete Hegseth è finito nuovamente al centro di una bufera, dopo che è emerso come abbia condiviso dettagli operativi riservati su un’operazione militare nello Yemen attraverso una chat privata. A rivelarlo sono il New York Times e la CNN, secondo cui Hegseth avrebbe utilizzato l’app crittografata Signal — questa volta dal suo telefono personale — per inviare informazioni sensibili non solo a collaboratori autorizzati, ma anche a familiari e al suo legale.
Tra i destinatari dei messaggi, che includevano orari di volo degli F/A-18 e altre specifiche relative a un’azione contro i miliziani Houthi, figurano la moglie Jennifer — conosciuta durante la sua esperienza a Fox News —, il fratello Phil e l’avvocato Tim Parlatore. Una scelta che, oltre a sollevare interrogativi sulla gestione della sicurezza nazionale, riaccende le critiche verso un’amministrazione già sotto torchio per precedenti leggerezze.
Non è la prima volta che Hegseth finisce nel mirino per aver maneggiato con troppa disinvoltura documenti riservati. Già nei mesi scorsi, un altro gruppo Signal da lui creato era stato al centro di polemiche, ma allora a ricevere i dati erano stati soltanto funzionari del Dipartimento della Difesa, oltre a Jeffrey Goldberg, giornalista dell'Atlantic. Ora, invece, la diffusione di informazioni classificate a soggetti esterni — per di più privi di autorizzazioni — rischia di complicarne ulteriormente la posizione, in un momento in cui il Pentagono è chiamato a dimostrare massima trasparenza.
La Casa Bianca, per ora, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma fonti interne lasciano trapelare malumore per quello che viene considerato un ennesimo passo falso. Quello che appare chiaro è l’imbarazzo di un’amministrazione costretta a fare i conti con un dipartimento chiave, la cui credibilità sembra erodersi a colpi di errori evitabili. Intanto, mentre i media americani ricostruiscono la vicenda, cresce l’attesa per eventuali sviluppi giudiziari: il Dipartimento di Giustizia, infatti, potrebbe essere chiamato a valutare se le azioni di Hegseth abbiano violato protocolli di sicurezza o addirittura leggi federali.