Trump, l'Europa e l'arte sottile dello scambio

Il trumpismo è un’ideologia o un metodo di governo, basato su pragmatismo e imprevedibilità? La differenza non è senza conseguenze per gli alleati europei, ansiosi di contare con Donald Trump. A giudicare dalla disinvoltura di Kamala Harris ad impossessarsi dei temi trumpiani — priorità alle questioni interne, approccio restrittivo sull’immigrazione, uso dei dazi per bilanciare i commerci, politica industriale a tutela delle aziende nazionali — di ideologico sembra esserci poco. (Corriere della Sera)

Su altre testate

Sono stati pubblicati alcuni risultati di diversi sondaggi effettuati nei giorni scorsi, che analizzano il voto delle recenti elezioni presidenziali Trump vs. Harris. (ItaliaReportUsa.com)

La vittoria schiacciante riportata da Donald Trump nelle elezioni presidenziali della scorsa settimana non è stata una sorpresa per nessuno. Il 45° e futuro 47° presidente degli Stati Uniti ha calvalcato quella stessa ondata di protesta contro il governo in carica che ha penalizzato quasi tutti i partiti al potere nel 2024. (Corriere della Sera)

Il suo è stato, numeri alla mano, un successo netto ma non trionfale: con ogni probabilità, riceverà lo stesso numero di voti del 2020 (intorno ai 75 milioni, un numero altissimo ma inferiore agli 81 milioni di Joe Biden), che nel voto popolare dovrebbero tradursi in un vantaggio di circa il 2% sulla sfidante Kamala Harris (Biden ottenne oltre il 4% in più nel 2020, Barack Obama oltre il 7% nel 2008). (L'HuffPost)

Se il cattivo esempio fa vincere

Hanno impiegato oltre due anni e mezzo per capire che la Russia non avrebbe mai reso, per ragioni storiche e strategiche, la Crimea e le regioni russofone al regime di Kiev ma accontentiamoci che abbiano cambiato idea. (ROMA on line)

L’Occidente (USA e Europa) è ormai in mano ad una Borghesia reazionaria, basta guardare l’affermarsi di governi di estrema destra in tutti i suoi Paesi. Quella Borghesia che agli inizi del ‘900 dette vita al Fascismo in Italia e al Nazismo in Germania e portò guerre, distruzioni e genocidi. (Elbapress)

La vittoria di Donald Trump è netta e istruttiva. Mostrarsi virtuoso rischia addirittura d’essere controproducente: potrebbe allontanare gli elettori, che si sentirebbero sminuiti. (Corriere della Sera)