Telegram si apre alla polizia? Sì ma non basta

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Cyber Security 360 ESTERI

Telegram comincia a collaborare con le autorità, almeno un po’ più di prima. Una mossa che colpisce gli esperti ma non li sorprende più di tanto, alla luce delle ultime vicende che hanno riguardato il fondatore Pavel Durov. La collaborazione di Telegram con le autorità Si veda la recente modifica della privacy policy che al paragrafo 8.3 così dice: “Qualora Telegram riceva un ordine legittimo dalle autorità giudiziarie competenti che conferma che sei sospettato in un caso che coinvolge attività criminali che violano i Termini di servizio di Telegram, eseguiremo un’analisi legale della richiesta e potremmo divulgare il tuo indirizzo IP e numero di telefono alle autorità competenti. (Cyber Security 360)

Ne parlano anche altre testate

Pubblicità Si tratta, certamente, di una svolta per la piattaforma, che fino ad oggi ha sempre negato richieste di questo tipo, rendendo di fatto la chat blindata rispetto a qualsiasi sguardo esterno. (macitynet.it)

La piattaforma ha annunciato nuove policy dopo l'arresto del Ceo e fondatore Pavel Durov. (Fanpage.it)

A me già quando viene usata la parola “autorità” mi fa girare le balle, perché se poi penso che i dati vengono forniti a gente tipo Striano, cioè l’uomo delle Guardia di Finanza, una autorità, che ha scaricato migliaia di dossier illegalmente, allora mi dico: ma per quale cavolo di motivo abbiamo ancora questo atteggiamento sussiegoso nei confronti di questi signori che sono dei nostri stipendiati? Le autorità decidono che Telegram deve fornire i dati dei possibili sospettati. (Nicola Porro)

La novità arriva a un mese esatto dall’arresto in Franc… (la Repubblica)

Lo ha reso noto Pavel Durov in un post sul proprio canale. Oltre alla nuova politica sulla privacy, il fondatore e Ceo di Telegram ha annunciato che i moderatori dell’app impiegano l’AI per individuare (e, soprattutto, rimuovere) contenuti critici dalla funzione di ricerca. (Key4biz.it)

Dopo l’arresto del CEO, l’app di messaggistica privata cambia rotta: Pavel Durov, fondatore di Telegram, ha annunciato un cambiamento epocale nella politica sulla privacy dell’app di messaggistica. Telegram fornirà alle autorità giudiziarie dati come gli indirizzi IP e i numeri di telefono degli utenti coinvolti in processi legali. (Tech Princess)