Giovani e pistole, padre Alex Zanotelli: "La borghesia napoletana odia le periferie"

A cura di Antonio Musella 4 Aveva già celebrato i funerali di Genny Cesarano, vittima innocente della camorra, ucciso a 17 anni durante una stesa nel Rione Sanità nel 2015, padre Alex Zanotelli ha celebrato, insieme agli altri parroci del territorio ed il vescovo di Napoli Don Mimmo Battaglia, i funerali di Emanuele Tufano, ucciso a 15 anni con un colpo di pistola. Dopo pochi giorni da quell'omicidio frutto di uno scontro tra giovanissimi armati di pistole, a perdere la vita è stato Santo Romano, a San Sebastiano al Vesuvio, un ragazzo di 19 anni ucciso da un altro giovanissimo a colpi d'arma da fuoco per futili motivi. (Fanpage.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Tragedia a Napoli, dove un diciottenne è morto dopo essere stato colpito alla tempia da un proiettile. Il giovane, che lavorava nel negozio del padre, è deceduto in ospedale la mattina del 9 novembre. L’omicidio è avvenuto in una strada centralissima della città, a pochi passi dall’abitazione della vittima. (Orizzonte Scuola)

La lunga scia di sangue che a Napoli e provincia sta lasciando al suolo ragazzini di pochi anni è da considerarsi ormai un vero e proprio allarme sociale. Le parole dei politici, dei commentatori, dei volontari e della chiesa non bastano più. (Corriere della Sera)

«Perché la … Ma perché i ragazzi uccidono così facilmente? (La Repubblica)

Cgil Napoli e Campania per la legalità: “La voce del sindacato è necessaria”

Circa 500 persone si sono ritrovate a Piazza del Gesù nel centro di Napoli per manifestare contro la diffusione delle armi tra i giovani. I fatti di cronaca delle ultime settimane hanno acceso i riflettori su un fenomeno che sta insanguinando la città. (Fanpage.it)

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Così il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, intervenendo al presidio in piazza del Gesù “Liberiamo Napoli dalle violenze”. (Collettiva.it)