La mamma che fa mangiare i rifiuti al figlio disabile: a 20 anni pesa 30 kg

Il figlio disabile abbandonato, costretto a mangiare tra i rifiuti dei vicini di casa. A vent'anni pesava trenta chili. Una madre è stata condannata a Torino a 5 anni e 4 mesi, con rito abbreviato, insieme al suo compagno, per aver ridotto in fin di vita il figlio della donna. "In rari casi ho visto un quadro così drammatico: sarebbe stata questione di ore, non di giorni, e questo ragazzino sarebbe morto. (Today.it)

Ne parlano anche altre testate

Ha lasciato solo il figlio disabile di vent’anni, obbligandolo a rovistare tra i rifiuti dei vicini per sopravvivere. Per questo una madre è stata condannata con rito abbreviato a cinque anni e quattro mesi di reclusione a Torino insieme al suo compagno – che non è il padre del ragazzo – per maltrattamenti e lesioni. (Il Fatto Quotidiano)

Difficile pensare di riuscire a salvarlo, eppure dopo due mesi di cure il ragazzo è stato dimesso e affidato a una comunità alloggio. (Quotidiano Piemontese)

È stata una requisitoria breve ma durissima quella del procuratore aggiunto Cesare Parodi che ieri ha c… Era ridotto così pelle e ossa che io ho visto immagini del genere solo nei campi di concentramento». (La Repubblica)

Costringevano il figlio disabile a cercare cibo tra i rifiuti mentre le figlie venivano trattate bene

Il tutto è stato compiuto da una madre con la complicità del compagno, ora entrambi condannati a Torino a una pena di 5 anni e 4 mesi, chiesti e ottenuti dal procuratore aggiunto Cesare Parodi nella giornata di ieri, giovedì 27 giugno. (leggo.it)

Quest’ultima, che è anche difficile definire una madre, è stata ora condannata a cinque anni e quattro mesi, in abbreviato, insieme al suo compagno, per aver ridotto in fin di vita il giovane, che a vent'anni pesava appena trenta chili. (Luce)

Il ricovero Il ventenne era stato ricoverato in ospedale ad agosto 2021, in condizioni che in un primo momento erano parse disperate: rachitico, denutrito, con ecchimosi su tutto il corpo e una grave infezione a un orecchio, causata da precarie condizioni igieniche. (La Stampa)