Zuckerberg, la giravolta pro Trump e l’adesione al modello di Musk: «Sui nostri social i Community Notes come su X»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Il Ceo della Big Tech ha pubblicato un breve filmato in cui parla di lotta contro la censura e di cambiamenti per la moderazione dei contenuti sulle piattaforme «È tempo di tornare alle nostre radici per quanto riguarda la libertà di espressione». Così recita il post pubblicato pochi minuti fa da Mark Zuckerberg sul proprio profilo Instagram, in cui compare anche un Reel: il Ceo di Meta parla dei cambiamenti per le piattaforme del Gruppo, come Instagram, Facebook e Threads. (StartupItalia)
Ne parlano anche altri giornali
Martedì 7 gennaio Meta ha annunciato che abbandonerà i programmi di fact-checking di terze parti su Facebook, Instagram e Threads, rimpiazzando i suoi attuali moderatori con un modello simile alle criticate Community notes di X, che consentono agli utenti di segnalare pubblicamente i contenuti che ritengono non corretti o fuorvianti. (WIRED Italia)
Il gruppo Meta, proprietario di Facebook, ha annunciato martedì che ci saranno cambiamenti nella moderazione dei contenuti sul social. Il prossimo arrivo alla Casa Bianca di Donald Trump produce già i suoi effetti. (rsi.ch)
Sono tutti progressisti col social degli altri. Almeno finché non metti a rischio il loro portafogli. (il Giornale)
Stop al fact-checking su Facebook e Instagram. Secondo i media statunitensi si tratterebbe di un mossa per ingraziarsi Trump, visto che il neo presidente è sempre stato piuttosto critico con le policy soprattutto di Facebook, che durante la pandemia ha anche censurato alcune informazioni sul vaccino Covid su richiesta del governo Usa, come ammesso dallo stesso Zuckerberg. (Il Giornale d'Italia)
In molti hanno letto la decisione di Meta di modificare e ridimensionare le sue politiche di moderazione dei contenuti su Facebook e Instagram, chiudendo il programma di fact-checking e ai sistemi di moderazione automatica, proprio come un tentativo di ingraziarsi Trump. (Liberoquotidiano.it)
Sulla scia di Elon Musk e con il beneplacito di Donald Trump, Mark Zuckerberg riposiziona Meta Platforms nel dibattito globale sulla libertà di espressione. Il fondatore di Facebook ha dichiarato guerra alla censura e alle restrizioni che, a suo dire, stavano tarpando le ali alle piattaforme social. (L'HuffPost)