Il rider che ha lavorato durante l'alluvione a Bologna: «Avevo l'acqua ai polpacci: otto ore di consegne, 120 euro e nessuna mancia»

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Maltempo

«Se il giornale pubblica un articolo, poi il mio identificativo sulla piattaforma verrà bloccato?». Harshad, lo chiameremo così per non renderlo riconoscibile, ha 22 anni ed è uno dei tanti rider di origine pachistana di Bologna. Non ha avuto paura la notte fra sabato e domenica, quando in sella alla sua bicicletta ha portato a termine ben 28 consegne a domicilio nonostante il violento nubifragio che si abbatteva sulla città, ma è terrorizzato alla sola idea di perdere il suo precarissimo posto di lavoro. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A rischio la sicurezza e l’incolumità dei rider “Just Eat ha sospeso le attività e il servizio in conseguenza di una procedura concordata a livello nazionale con le organizzazioni sindacali per la gestione delle condizioni meteo avverse, mentre al momento non ci risulta che altre piattaforme abbiano sospeso le consegne, rendendosi così responsabili di mettere a rischio la sicurezza e l’incolumità dei loro rider”. (Collettiva.it)

I rider non si fermano mai e non lo hanno fatto neanche in questi giorni a Bologna, quando l’ennesima alluvione ha colpito l’Emilia-Romagna generando immagini che purtroppo ormai ci sono familiari. (Dissapore)

Anche a Catania i... Attiva la lettura vocale Nelle ore di pioggia che hanno funestato l'intero paese, molti rider sono stati costretti a lavorare con condizioni meteo pericolose per la loro vita. (Virgilio)

A Bologna riders al lavoro durante l'alluvione. CGIL: "Denunciamo le società di food delivery"

La situazione critica e sempre più grave in alcuni quadranti della città deve essere sfuggita al buon senso di chi ha preferito ordinare cibo a domicilio mentre mezza città affogava, ignorando – si spera – cosa stesse accadendo in strada. (il Resto del Carlino)

Rider al lavoro anche con il grave maltempo dei giorni scorsi, costretti a mettere a rischio la vita per continuare ad effettuare le consegne. Lo denuncia Camera del Lavoro Metropolitana di Bologna - Filt Cgil Bologna – Nidil Cgil Bologna annunciando un esposto alla Procura della Repubblica. (Adnkronos)

Gaia Stanzani (NIDIL CGGIL): "Dal nostro punto di vista le società di food delivery hanno commesso un reato. È obbligo dei datori di lavoro tutelare sempre la salute e la sicurezza dei lavoratori. (Fanpage.it)