Riccardo C. e la strage di Paderno Dugnano: «Può capitare anche a noi. I genitori? Sanno di padel o della partita»
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Perché Riccardo C. ha ucciso i suoi genitori e il fratellino a Paderno Dugnano? La strage di via Anzio, secondo lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini, ha a che fare «con ciò che accade all’interno della famiglia. Ognuna di esse ha delle caratteristiche uniche e specifiche che difficilmente si possono generalizzare». Il presidente della Fondazione Minotauro di Milano parla oggi con La Stampa: «Sempre più spesso i fatti di cronaca e il lavoro quotidiano che facciamo anche al centro Minotauro ci restituiscono un quadro di ragazzi che faticano enormemente a esprimere gli aspetti emotivi, i conflitti e i sentimenti più disturbanti relativi al proprio contesto familiare e amicale in qualche cosa che diventi simbolo, parola e condivisione. (Open)
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Oppresso. "Mi sentivo un corpo estraneo nella mia famiglia. (Fanpage.it)
Ha tentato di fornire una ricostruzione fantasiosa nelle prime ore dopo il delitto, di scaricarsi la responsabilità sostenendo che aveva ucciso il padre perché lui aveva ucciso la madre e il fratello. Ma sono bastate poche ore di interrogatorio al 17enne per crollare e raccontare la verità, quella che gli investigatori sospettavano fin dall'inizio. (il Giornale)
Il diciassettenne arrestato dai Carabinieri per la strage in famiglia avvenuta a Paderno Dugnano (Milano) si sarebbe sentito "un corpo estraneo" e "oppresso", secondo le dichiarazioni che lui stesso avrebbe rilasciato durante i primi interrogatori. (Il Piccolo)
Paderno Dugnano (Milano), 1 settembre 2024 – Paderno Dugnano si sveglia con una notizia a cui difficilmente si riesce a credere: una strage in famiglia. Benestante: la villetta, le vacanze in barca. (IL GIORNO)
Nella notte tra sabato 31 agosto e domenica 1° settembre, un 17enne ha ucciso i genitori e il fratello minore nella villetta dove abitavano, alle porte di Milano. Solo poche ore prima, il giovane aveva partecipato alla cena di compleanno per il padre. (Sky Tg24 )
La strage e la confessione: «Ero un corpo estraneo nella mia famiglia». «Ho preso un coltello da carne, ho colpito mio fratello ma senza una ragione precisa». «Non avevo un dialogo con nessuno. Era come se nessuno mi comprendesse» (Open)