Riccardo C. e la strage di Paderno Dugnano: «Può capitare anche a noi. I genitori? Sanno di padel o della partita»
Perché Riccardo C. ha ucciso i suoi genitori e il fratellino a Paderno Dugnano? La strage di via Anzio, secondo lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini, ha a che fare «con ciò che accade all’interno della famiglia. Ognuna di esse ha delle caratteristiche uniche e specifiche che difficilmente si possono generalizzare». Il presidente della Fondazione Minotauro di Milano parla oggi con La Stampa: «Sempre più spesso i fatti di cronaca e il lavoro quotidiano che facciamo anche al centro Minotauro ci restituiscono un quadro di ragazzi che faticano enormemente a esprimere gli aspetti emotivi, i conflitti e i sentimenti più disturbanti relativi al proprio contesto familiare e amicale in qualche cosa che diventi simbolo, parola e condivisione. (Open)
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La strage e la confessione: «Ero un corpo estraneo nella mia famiglia». «Ho preso un coltello da carne, ho colpito mio fratello ma senza una ragione precisa». «Non avevo un dialogo con nessuno. Era come se nessuno mi comprendesse» (Open)
Introduzione In mattinata arriva la chiamata al 112 ma ai carabinieri il ragazzo fornisce una prima versione che però mostra, sin da subito, imprecisioni e contraddizioni. (Sky Tg24 )
La strage familiare di Paderno Dugnano, dove un 17enne ha ucciso la madre, il padre e il fratellino, ha sconvolto il Paese. Al di là della dinamica dei fatti, ancora in fase di ricostruzione, l’evento impone una riflessione profonda sul disagio giovanile e sulla difficoltà di cogliere i segnali di malessere prima che si trasformino in tragedia. (Orizzonte Scuola)
"Mi sentivo un corpo estraneo nella mia famiglia. Ho pensato che uccidendoli tutti mi sarei liberato da questo disagio". (Fanpage.it)
Il diciassettenne arrestato dai Carabinieri per la strage in famiglia avvenuta a Paderno Dugnano (Milano) si sarebbe sentito "un corpo estraneo" e "oppresso", secondo le dichiarazioni che lui stesso avrebbe rilasciato durante i primi interrogatori. (Il Piccolo)
Ha tentato di fornire una ricostruzione fantasiosa nelle prime ore dopo il delitto, di scaricarsi la responsabilità sostenendo che aveva ucciso il padre perché lui aveva ucciso la madre e il fratello. Ma sono bastate poche ore di interrogatorio al 17enne per crollare e raccontare la verità, quella che gli investigatori sospettavano fin dall'inizio. (il Giornale)