Sangiuliano, un passo indietro per togliere dall'imbarazzo il governo e il Paese

Sangiuliano, un passo indietro per togliere dall'imbarazzo il governo e il Paese
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Corriere della Sera INTERNO

«Chiedo scusa alla presidente Giorgia Meloni e al governo per l’imbarazzo che ho causato»: lo ha detto mercoledì sera durante l’intervista al Tg1 il ministro Gennaro Sangiuliano pensando così di chiudere il caso che lo coinvolge pubblicamente ormai dal 26 agosto. E invece con il trascorrere delle ore la vicenda si arricchisce di nuovi dettagli, particolari che riguardano il suo ruolo al ministero e quello di Maria Rosaria Boccia, la donna che aveva deciso di nominare consigliera per i grandi eventi. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

«Io e Sangiuliano ci siamo conosciuti il 5 agosto» e il ri… (la Repubblica)

La premier, Giorgia Meloni, fino a pochi giorni fa pensava di poter gestire la situazione. Per il ministro della Cultura e per il governo tutto. (L'HuffPost)

La sua poltrona continua a barcollare. Che viene definita «lucida» e «diabolica». (Open)

Maria Rosaria Boccia: «I viaggi li pagava il ministero. Se era una relazione o no, deve dirlo Sangiuliano»

L’imprenditrice e influencer campana ha affermato che Sangiuliano «ha divulgato informazioni non corrette» sul loro rapporto, sulla sua nomina a consulente e sui loro spostamenti: «Ero sempre con il ministro, non in trasferte brevi ma sempre in trasferte lunghe», ha rivelato. (L'Unione Sarda.it)

Dopo aver fatto lievitare i suoi follower sui social, ha cominciato la sfilata delle tv. L'obiettivo? Tenere sulla graticola il ministro Sangiuliano? Sembra più credibile ormai che lady Pompei abbia voglia di fra crescere la sua notorietà. (Liberoquotidiano.it)

Quanto all’auto di tutela, spiega: «Ero sempre con il ministro, non in trasferte brevi ma sempre in trasferte lunghe». In quei casi, «ho sempre saputo che pagava il ministero, come possono sottolineare ed evidenziare le mail che ho ricevuto dal capo segreteria che organizzava sempre tutti i viaggi». (Vanity Fair Italia)