Sangiuliano, un passo indietro per togliere dall'imbarazzo il governo e il Paese
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«Chiedo scusa alla presidente Giorgia Meloni e al governo per l’imbarazzo che ho causato»: lo ha detto mercoledì sera durante l’intervista al Tg1 il ministro Gennaro Sangiuliano pensando così di chiudere il caso che lo coinvolge pubblicamente ormai dal 26 agosto. E invece con il trascorrere delle ore la vicenda si arricchisce di nuovi dettagli, particolari che riguardano il suo ruolo al ministero e quello di Maria Rosaria Boccia, la donna che aveva deciso di nominare consigliera per i grandi eventi. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Dopo l’intervista boomerang di Sangiuliano andata in onda mercoledì sera in un’edizione speciale del Tg1, ieri è stata una giornata quasi sospesa, in attesa di una mossa della donna in risposta alla lacrime e alla scuse in diretta tv del titolare della Cultura. (Tiscali Notizie)
Maria Rosaria Boccia scopre le carte nel mezzo delle polemiche che l’hanno investita per la querelle con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, a suo dire "sotto ricatto" da parte di "direttori di settimanali". (Sky Tg24 )
Maria Rosaria Boccia, la donna al centro dell'attenzione a causa della sua presunta relazione con il ministro Sangiuliano e il suo ruolo ambiguo all'interno del ministero stesso, ha dato la sua versione dei fatti in un'intervista attaccando sia il ministro - che secondo lei è "sotto ricatto" - che la presidente del Consiglio Meloni. (Fanpage.it)
Nicolaporro. Oggi scopro che nessun politico, nessun ministro e nessun giornalista ha mai avuto un’amante. E se l’ha avuta, non è ricattabile. Ma state scherzando? Mi state dicendo che non sapete cosa fa un uomo a letto con una donna? Le foto. (Nicola Porro)
LA CONSIGLIERA GRANDI EVENTI. (L'HuffPost)
Ancora in bilico, sempre con la spada di Damocle di possibili nuove rivelazioni, chat, foto, registrazioni o documenti che potrebbero vanificare il doloroso bagno di sincerità con cui il ministro della Cultura ha provato mondare in tv la sua immagine compromessa dallo scandalo di Pompei. (Il Sole 24 ORE)