Già 25mila siriani rientrati dalla Turchia dopo la caduta di Assad. Inizia l’esodo spinto da Erdoğan (anche con i soldi dell’Ue)
La repentina caduta del regime di Bashar al-Assad in Siria rappresenta una doppia opportunità per il suo vicino, e storico nemico, Recep Tayyip Erdoğan. La prima, come è noto, è quella di allungare ulteriormente le mani sul Nord del Paese, continuando a colpire duramente i combattenti e le popolazioni curde che lo abitano. La seconda è quella di alleggerire la Turchia dal peso di milioni di rifugiati siriani accolti da anni sotto compenso dell’Unione europea. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri media
Oltre 25mila siriani rifugiati in Turchia sono rientrati in Siria solo nelle ultime due settimane. Il ministro dell’Interno turco, Ali Yerlikaya, in un'intervista con Anadolu ha ricordato che sono ancora 2.920.119 i siriani che vivono nella penisola anatolica sotto regime di protezione temporanea. (Today.it)
Oltre 25.000 siriani sono tornati a casa dalla Turchia da quando Bashar al - Assad è stato rovesciato dai ribelli Hts guidati dagli islamisti. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Il direttore dell’UNHCR per il Medio Oriente e il Nord Africa, Rema Jamous Imseis, è intervenuto in occasione del briefing stampa tenutosi oggi al Palazzo delle Nazioni di Ginevra spiegando che “Se da un lato i recenti sviluppi portano speranza e una possibilità di pace e stabilità, dall’altro sottolineano le immense sfide che i siriani sfollati all’interno del Paese e i rifugiati all’estero devono affrontare. (Notizie Geopolitiche)
La Turchia, che condivide un confine di oltre 900 km con la Siria, ospita ancora circa 2,92 milioni di siriani fuggiti dalla guerra che ha devastato il Paese dal 2011, ha dichiarato Yerlikaya. (RSI Radiotelevisione svizzera)
In Europa, così come nel resto del mondo, il ritorno dei rifugiati siriani in patria è dunque una questione che sta sollevando interrogativi profondi sia dal punto di vista politico sia umanitario. La caduta del regime di Bashar al-Assad sta rappresentando una svolta cruciale per la Siria e per i milioni di rifugiati che hanno lasciato il Paese dal 2011. (Il Sole 24 ORE)
Abu Mohammed al-Jolani, leader del gruppo Hayat Tahrir al-Sham (Hts) che ha rovesciato il presidente siriano Bashar al-Assad, ha annunciato che le milizie di opposizione nel Paese saranno sciolte e i loro combattenti si uniranno alle unità dell’esercito regolare. (LAPRESSE)