Iran, eseguita prima condanna a morte di un manifestante ROMA

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RagusaNews ESTERI

La magistratura della Repubblica islamica ha annunciato che Mohsen Shekar, arrestato durante le proteste, è stato giustiziato: è la prima sentenza di morte eseguita per un manifestante, come riporta Bbc Persia. Shekari è stato accusato di aver bloccato una strada, di disordini, di aver estratto un'arma con l'intenzione di uccidere nonché di aver ferito intenzionalmente un ufficiale durante il servizio. (RagusaNews)

Su altri giornali

La magistratura iraniana ha annunciato che Mohsen Shekari, arrestato durante le proteste di piazza contro il regime, è stato impiccato stamane, dopo essere stato giudicato colpevole da un tribunale rivoluzionario di "inimicizia contro Dio". (Today.it)

Shekari è stato accusato di aver bloccato una strada, di disordini, di aver estratto un'arma con l'intenzione di uccidere nonché di aver ferito intenzionalmente un ufficiale durante il servizio. (Corriere del Ticino)

Il prigioniero, Mohsen Shekari, è stato condannato per aver ferito “intenzionalmente” una guardia di sicurezza con un lungo coltello e bloccato una strada nella capitale, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Tasnim, ed è stato impiccato questa mattina. (Il Faro online)

La Repubblica islamica ha avviato trattative con i suoi alleati venezuelani per organizzare l'asilo per i funzionari del regime e le loro famiglie nel caso in cui la situazione si aggravi e aumenti la possibilità di un cambio di regime: lo hanno riferito fonti diplomatiche occidentali a Iran International English che ha rilanciato la notizia su Twitter. (L'HuffPost)

Foto dall'archivio, Teheran, Iran. In Iran le proteste sono esplose dallo scorso 16 settembre per la morte della 22enne Mahsa Amini. È stato giustiziato il primo manifestante arrestato per le proteste esplose in Iran contro il regime. (LaPresse)

Secondo l'agenzia giudiziaria, il verdetto preliminare è stato emesso il 1° novembre dal Tribunale rivoluzionario di Teheran e l'appello è stato respinto dalla Corte suprema il 20 novembre, rendendo la sentenza esecutiva. (RSI.ch Informazione)