A Piacenza chiusi 218 negozi in dodici anni. Il centro storico perde 92 attività

Tra il 2012 e il 2024, in Italia, sono spariti quasi 118mila negozi al dettaglio e 23mila attività di commercio ambulante; sono cresciute solo le attività di alloggio e ristorazione (+18.500). Nello stesso periodo, nel commercio, negli alberghi e nei pubblici esercizi, si registra una forte crescita di imprese straniere (+41,4%) mentre quelle a titolarità italiana segnano solo un +3,1%. E del totale della nuova occupazione straniera nell’intera economia (+397mila occupati negli ultimi 12 anni) il 39% si concentra nel commercio, nell’alloggio e nella ristorazione (+155mila). (piacenzasera.it)
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Cremona si distingue negativamente in quanto è tra le 20 città italiane con la maggiore perdita di attività commerciali e seconda in Lombardia per numero di esercizi chiusi. Sull’analisi dei dati della decima edizione dell’Osservatorio Città e Demografia d’Impresa realizzato dall’Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, è intervenuta Maria Vittoria Ceraso, della Lista civica “Oggi per Domani”. (CremonaOggi)
I dati emergono dall’Osservatorio della Demografia d’Impresa nelle città italiane e nei centri storici, realizzato dall’Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, aggiornati a giugno 2024. (Mantovauno.it)
La decima edizione dell’Osservatorio Città e Demografia d’Impresa, realizzato dall’Ufficio Studi di Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, mette in luce un quadro allarmante per il commercio nei centri storici italiani: dal 2012 al 2024, nel Paese sono scomparsi quasi 118mila negozi al dettaglio e 23mila attività di commercio ambulante, mentre si è registrata una crescita soltanto nel settore dell’alloggio e della ristorazione (+18.500). (La Provincia di Cremona e Crema)
Tra il 2012 e il 2024, in Italia, sono spariti 118mila negozi al dettaglio e 23mila attività di commercio ambulante; sono cresciute invece le attività di alloggio e ristorazione (+18.500). A soffrire sono soprattutto i centri storici. (LA NAZIONE)
L’evoluzione delle attività commerciali, dell’alloggio e della ristorazione nelle città italiane negli ultimi dodici anni, con un focus sull’andamento dei settori merceologici nei centri storici e nelle periferie e sul boom degli affitti brevi, il ruolo della componente straniera nelle imprese del commercio, della ricettività e della ristorazione e il primo pacchetto di proposte del progetto Cities di Confcommercio per riqualificare i centri urbani e scongiurare il rischio di desertificazione commerciale. (AndriaLive)
Reggio Emilia, infatti, è solo al 92esimo posto nella classifica dei 122 maggiori comuni italiani, che vede al primo posto Ancona, dove la diminuzione è arrivata al 34,7%, e all’ultimo Crotone (meno 6,9%). (Gazzetta di Reggio)