Donald jr a caccia a Venezia: il caso del permesso e l'anatra protetta

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INTERNO

VENEZIA – Tra le acque della laguna sud, dove la caccia è tradizione che affonda le radici nella storia, si è consumato un episodio che ha riacceso il dibattito su regole, permessi e rispetto della fauna protetta. Protagonista, questa volta, è Donald Trump Jr., figlio del presidente degli Stati Uniti, che nei giorni scorsi è stato al centro di una vicenda dai contorni giudiziari e ambientali.

La questione, che ha già fatto il giro dei media, ruota attorno a una battuta di caccia organizzata il 25 novembre nella valle Pierimpiè, area gestita dall’azienda faunistica venatoria omonima, con sede a Campagna Lupia. Trump Jr., insieme ad altri ospiti, era stato invitato dall’amministratore delegato Oliver Martini, noto nel settore per la gestione di attività legate alla caccia e alla conservazione della fauna. L’evento, tuttavia, ha sollevato polemiche dopo la diffusione di video che mostravano l’abbattimento di un’anatra, identificata come una Casarca (Tadorna ferruginea), specie protetta dalla legge italiana ed europea.

La Regione Veneto, attraverso l’assessore alla Caccia e Pesca Cristiano Corazzari, ha subito precisato che l’autorizzazione per la caccia era stata rilasciata regolarmente. L’iter burocratico, gestito dall’Ente produttori selvaggina (Eps), era stato completato senza intoppi, e i partecipanti avevano rispettato le norme vigenti. «Dal punto di vista amministrativo, è tutto in regola», ha dichiarato Corazzari, sottolineando che non vi erano elementi per contestare la legittimità dell’attività.

Tuttavia, la denuncia presentata da Andrea Zanoni, esponente di Europa Verde, ha aperto un nuovo fronte. Zanoni ha contestato la possibilità che siano state cacciate specie protette, chiedendo un approfondimento da parte della polizia provinciale. I video, che mostrano l’abbattimento dell’anatra, hanno alimentato il sospetto che le regole siano state violate, anche se al momento non ci sono prove definitive.

La valle Pierimpiè, teatro dell’episodio, è un’area che da decenni attira appassionati di caccia e non solo. Luogo di ispirazione per artisti e scrittori, come Ernest Hemingway e Salvador Dalì, la laguna veneziana è un ecosistema unico, dove tradizione e tutela ambientale spesso si scontrano. Negli anni, questa zona è diventata meta privilegiata per vip e personalità internazionali, che vi si recano per partecipare a battute di caccia organizzate con cura.

La vicenda di Trump Jr. non è la prima a sollevare interrogativi sull’equilibrio tra attività venatorie e protezione della fauna. La Casarca, uccello dal piumaggio color ruggine, è solo una delle specie protette che popolano la laguna, e il suo abbattimento, anche se involontario, rischia di avere ripercussioni legali e ambientali.

Mentre la polizia provinciale indaga per accertare i fatti, resta il fatto che la caccia nella laguna veneziana continua a essere un tema delicato, che divide opinione pubblica e istituzioni. Da un lato, c’è chi difende una pratica radicata nella cultura locale; dall’altro, chi chiede maggiore rigore nella tutela delle specie a rischio.