Netanyahu parla all’ONU e gela le speranze di tregua
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I raid contro Hezbollah in Libano continueranno, così come la guerra a Gaza, “fino alla vittoria totale”. Nel suo intervento all’ONU di venerdì, Benjamin Netanyahu ha subito gelato le speranze di chi insiste per un cessate il fuoco (Stati Uniti e Francia ne avevano chiesto mercoledì uno “immediato di 21 giorni”). E il conteggio dei morti si allunga: poco dopo l’intervento di Netanyahu, la periferia sud di Beirut è stata nuovamente scossa da esplosioni. (RSI.ch Informazione)
La notizia riportata su altre testate
(Alexander Jakhnagiev) UN (il Giornale)
"E' una vergogna storica che un importante assassino si presenti alle Nazioni Unite e avveleni l'Assemblea con disgustose bugie e oltraggiose minacce di invadere altri Paesi e uccidere altre persone", ha detto al Consiglio di Sicurezza Onu il ministro degli Esteri iraniano Araghchi. (RaiNews)
Netanyahu contestato all'Onu, delegazioni lasciano Aula durante suo intervento (L'Unione Sarda.it)
Ieri, venerdì 27 settembre, l’intervento di Benjamin Netanyahu all’Assemblea Generale dell’ONU a New York si è svolto in una sala semivuota: molte delegazioni si sono alzate e l’hanno abbandonata non appena ha iniziato a parlare. (PRESSENZA – International News Agency)
E’ persino difficile selezionare, tra le sue frasi, quelle più indicative di una febbre omicida senza più freni. Netanyhau ha dichiarato guerra al mondo intero. Tranne alla parte che lo sostiene, foraggia, arma o semplicemente ne ha paura. (Contropiano)
Di Giuseppe Gagliano – (Notizie Geopolitiche)