Il Fatto di Domani del 27 Dicembre 2024
IRAN, LA GIORNALISTA CECILIA SALA ARRESTATA A TEHERAN IL 19 DICEMBRE: “IN ISOLAMENTO NEL CARCERE DI EVIN”. La giornalista Cecilia Sala è stata fermata a Teheran il 19 dicembre ed è detenuta nella prigione di Evin, nella capitale iraniana. A diffondere la notizia è stata la Farnesina.. Secondo le prime ricostruzioni, la cronista si trovava nel Paese con un visto giornalistico. La Farnesina ha fatto sapere che “in precedenza aveva avuto la possibilità di fare due telefonate con i parenti”. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri media
“Della prigione ho un ricordo molto brutto, non c’è niente di bello lì dentro. Non faccio altro che pensare a lei. (Repubblica Roma)
La notizia sconcertante dell'arresto in Iran della giornalista italiana Cecilia Sala fa il giro del web e mobilita in chiave bipartisan il mondo della politica, con la sinistra d'opposizione che (Secolo d'Italia)
– La giornalista Cecilia Sala è stata arrestata a Teheran, la capitale dell’Iran. Ma chi è Cecilia Sala? Per quali giornali e Tv ha lavorato? Nata nel 1995 a Roma, ha lavorato sia in redazioni che come giornalista freelance, occupandosi soprattutto di esteri. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
A renderlo noto il ministero degli Esteri secondo cui la giornalista italiana, in Iran per svolgere servizi giornalistici, è stata fermata il 19 dicembre scorso dalle autorità di polizia. Su disposizione di Antonio Tajani, l'ambasciata e il consolato d'Italia "stanno seguendo il caso con la massima attenzione sin dal suo inizio". (Liberoquotidiano.it)
Per ora contro di lei non c’è nessuna accusa specifica, solo un riferimento a «comportamenti illegali». Come riporta il Corriere della Sera, Sala era partita per l’Iran giovedì 12 dicembre con un volo da Roma e un regolare visto di lavoro giornalistico, valido una settimana e rinnovabile. (Rolling Stone Italia)
Cecilia Sala è una delle giornaliste italiane più conosciute e rispettate nel panorama internazionale, nota per il suo impegno nelle zone di conflitto e la sua capacità di raccontare storie umane in contesti estremi. (ilmessaggero.it)