Si spende di più per i beni alimentari ma non fuori casa: la ristorazione è in affanno

Gli italiani hanno speso di più per i beni alimentari. Un dato positivo, in apparenza, ma l'altra faccia della medaglia è la crisi della ristorazione. Infatti mentre cresce la spesa per i servizi e i beni essenziali, diminuisce quella per consumi fuori casa. Il settore della ristorazione si trova così a fronteggiare un mercato in difficoltà. Il potere d'acquisto delle famiglie è ormai sotto pressione, per questo molte persone stanno riducendo le uscite nei ristoranti e nei bar, spostando il loro focus verso l'acquisto di alimenti da consumare a casa. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altre testate

Tra le forme distributive, si registra un incremento per la grande distribuzione e per il commercio online; sono in flessione, invece, le vendite delle imprese operanti su piccole superfici e quelle al di fuori dei negozi. (Fiscal Focus)

Lo rileva l'ISTAT sottolineando che su base annua si evidenzia una variazione positiva per le vendite dei beni non alimentari, mentre per il comparto alimentare è in aumento solo il valore delle vendite. (LA STAMPA Finanza)

In particolare il dato è salito dello 0,7% su base annua dopo l’aumento dello 0,9% di agosto. Su mese si parla di un rimbalzo dell’1,2% di settembre che segue il calo dello 0,3% del mese precedente. Le vendite di beni alimentari sono aumentate dell’1,7% su base mensile e sono salite dello 0,6% su base annua mentre quelle di beni non alimentari sono aumentate dello 0,9% sul mese prima e sono salite dello 0,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. (business24tv.it)

Commercio, Istat, aumento a settembre

“Dati positivi, ma si tratta di un rimbalzo atteso dopo il crollo congiunturale record di agosto pari allo 0,5%. Insomma, un rialzo scontato. Per quanto riguarda il confronto con settembre 2023, a fronte di un andamento complessivamente in crescita, comunque non certo esaltante visto che siamo sempre allo zero virgola, persiste la dieta forzata degli italiani che in quantità mangiano lo 0,6% in meno rispetto allo scorso anno” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. (L'agone)

Un andamento complessivo in chiaroscuro per il commercio: nonostante le variazioni totali sia in valore che volume siano positive – secondo quanto emerge dai dati Istat sulle vendite al dettaglio di settembre – le vendite per i piccoli negozi restano purtroppo al palo. (Confesercenti)

Sono in aumento le vendite dei beni alimentari in valore (+1,7%) e in... A settembre 2024 si stima, per le vendite al dettaglio, una variazione congiunturale positiva sia in valore sia in volume (+1,2%). (Virgilio)