9 cose che ci hanno fatto innamorare dell'Alpine A290
È un esempio di propulsione elettrica al servizio della sportività senza compromettere il comfort della guida quotidiana, così divertente da farti dimenticare che le mancano cilindri e marmitta Chiedo scusa in anticipo agli eco-puristi della mobilità per aver sbriciolato il battistrada dei pneumatici della nuova Alpine A290 e gettato al vento diversi kilowattora di energia trai cordoli e i rettilinei del Circuito Llucmajor di Palma de Maiorca: ma, oltre a ripetere come un mantra religioso che le auto elettriche sono a zero emissioni, credo sia importante sottolineare quanto un giro in pista con la A290 sta come un negozio di giocattoli a un bambino. (WIRED Italia)
Ne parlano anche altri giornali
Far rinascere modelli iconici, questa la specialità di Alpine. Prima con la sportiva A110 del 2017, oggi con il primo modello 100% elettrico, che risponde al nome di Alpine A290. (La Gazzetta dello Sport)
Con il lancio di A290, Alpine entra in una nuova era, quella della sportività elettrica, sempre nel rispetto dei tre pilastri della Marca: esperienza di guida esaltante, leggerezza e know-how tutto francese (Sport Mediaset)
Si distingue (AlVolante)
Il nuovo corso di Alpine passa per la nuova A290, una vettura compatta e agile, ma, soprattutto, 100% elettrica. (Il Messaggero - Motori)
In principio fu la A110, tanto letale e imprendibile sui passi di montagna quanto elegante sul tappeto rosso di Monte-Carlo, a far innamorare un popolo devoto al dio motore e alla dea benzina poi, dopo di lei, sono seguite altre creature che hanno permesso ad Alpine di entrare in quella ristretta cerchia dove regnano sportività e miocardio palpitante. (il Giornale)
Ha le dimensioni, le forme e la fisionomia della Renault 5 appena lanciata su mercato, perché è basata sulla stessa piattaforma, anche se l’Alpine è più potente e sportiva della “cugina”. Di 25 Precedente Successivo Fullscreen (Auto.it)