Pericolo mafia per 370 imprese

Rischio mafia per molte imprese venete e polesane. Si calcola infatti che in Polesine ben 370 imprese siano a rischio di finire, o ci sono già finite, in contesti di contiguità con la criminalità organizzata. Le denunce di estorsione, infatti, uno dei reati tipici della criminalità organizzata nei confronti delle aziende, negli ultimi 10 anni sono aumentate del 92%, passando da 14 a 27. In Veneto le aziende a rischio mafia sono 8.535 (circa 150mila in Italia), le denunce per estorsioni sono passate da 317 a 685. (La Voce di Rovigo)

Su altri giornali

Nel frattempo, dal 2013 al 2023, le denunce per il reato di estorsione sono aumentate appena del 10.2 per cento, a fronte del dato nazionale del 66.2. In Puglia le imprese potenzialmente connesse a contesti di criminalità organizzata sono 7444 su 581.847, con una percentuale che oscilla, a seconda della provincia analizzata, dall’1 al 3 per cento del totale. (Corriere della Sera)

In particolare,… (La Repubblica)

E se è vero che si tratta solo dell’1,66% del totale (ossia 24.830 aziende), il quadro è comunque preoccupante, soprattutto considerando che negli ultimi dieci anni le denunce di estorsione sono aumentate del 145%, passando dalle 31 del 2013 alle 76 del 2023. (CremonaOggi)

L’ombra della mafia sull’economia: in Sicilia oltre 13mila attività a rischio infiltrazione

Il caso Basilicata, unica regione italiana che fa registrare meno segnalazioni in tema di estorsioni secondo uno studio della Cgia Minuti per la lettura (Quotidiano del Sud)

Sono più di 8.500 le imprese venete che potrebbero essere potenzialmente controllate o collegate a vario titolo alle organizzazioni criminali di stampo mafioso: lo sostiene un'analisi dell’Ufficio studi della Cgia dopo aver preso in esame i dati in possesso dell’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia, struttura che, per legge, riceve ogni anno dagli intermediari finanziari di tutto il Paese centinaia di migliaia di segnalazioni di operazioni finanziarie sospette. (ilgazzettino.it)

Lo studio ha respiro nazionale e fotografa le mafie come quarta industria del Paese con 40 miliardi l’anno (2 punti di pil) ; dai dati appare chiaro che il business si sta spostando sempre più al centro-nord, soprattutto per il riciclaggio. (Gazzetta del Sud)