Giussano. Ecco perché sembra impossibile interrompere la spirale della violenza sulle donne
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Ripeterlo subito, in apertura, è quantomai necessario dopo l’ennesimo femminicidio (tentato): la vittima di violenza di genere non è mai colpevole. Nelle aggressioni di genere e nei femminicidi non esiste nessun «E tu cosa gli hai detto prima»? O «Come eri vestita»? Oppure «Quindi lo hai lasciato tu». Questo è infierire una seconda volta su chi è già una vittima. E si chiama vittimizzazione secondaria. (Famiglia Cristiana)
La notizia riportata su altri media
Si è tenuto nella giornata di oggi, lunedì 11 dicembre, l’interrogatorio di Said Cherrah davanti al gip del tribunale di Pavia. Accoltella l'ex a Giussano, l'interrogatorio (Virgilio Notizie)
Resta in carcere Said Cherrah, il 25enne marocchino di Broni (Pavia), che lunedì ha accoltellato nel parcheggio di un centro commerciale in via Prealpi, a Giussano (Monza), la ex compagna 24enne, che aveva già aggredito un anno fa gettandole addosso dell'acido per strada a Erba. (Corriere Monza)
E quando è scappato ha avuto il coraggio di telefonare a mio padre per dirgli che mi aveva ammazzata e che andasse a prendere il mio cadavere». «Voleva uccidermi. (leggo.it)
Ed è lei stessa, Claudia, a raccontare la sua storia dal letto dell'ospedale di Monza dove è ricoverata da lunedì dopo esser stata pugnalata alla schiena da Said Cherrah nel parcheggio di un supermercato. (leggo.it)
Convalidato il fermo dopo l'accoltellamento al Gran Giussano Carcere confermato per Said Cherrah, il 25enne marocchino di Broni (in provincia di Pavia), che lunedì ha accoltellato nel parcheggio del centro Gran Giussano di via Prealpi, l'ex compagna. (Prima Monza)
La ragazza, seguita dall’avvocata Daniela Danieli e tutt’ora ricoverata al San Gerardo di Monza con 21 giorni di prognosi, ripercorre i momenti drammatici dell’aggressione subita dall’ex, Said Cherrah, 26 anni, arrestato poche ore dopo dai Carabinieri per tentato omicidio. (Adnkronos)