Meloni: Almasri espulso non è opera del governo: "Chiederò chiarimenti alla corte internazionale"
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Italia e Arabia Saudita elevano le relazioni bilaterali avviando un partenariato strategico. La dichiarazione congiunta sarà uno dei momenti clou della missione di Giorgia Meloni nel regno governato dal principe Mohamed bin Salman. La firma fra i due leader è prevista oggi ad Al’-Ula, gioiello archeologico e patrimonio dell’Unesco, seconda tappa del viaggio iniziato nelle scorse ore a Gedda, che si concluderà domani in Bahrein, dove mai si erano recati altri presidenti del Consiglio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altri media
Roma, 25 gen. – Il caso Almasri provoca una frattura tra la Corte penale internazionale e il governo italiano e crea imbarazzo nell’Unione europea, che si nasconde dietro silenzi e “no comment”.Najeem Osema Habish, conosciuto come Almasri (“l’egiziano”), capo della polizia giudiziaria libica, è stato arrestato lo scorso 19 gennaio a Torino, su richiesta della Corte penale internazionale. (Agenzia askanews)
Il caso Almasri? "Non parliamo di un trafficante di uomini". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni prima di visitare la Nave Scuola Amerigo Vespucci, a Gedda. "Almasri è stato liberato su disposizione della Corte d'appello di Roma non su disposizione del Governo. (La Stampa)
«Il generale libico Najeem Osema Almasri è stato liberato per inerzia del ministro della Giustizia». L’Associazione nazionale magistrati nel rispondere a quanto affermato sabato dalla premier Meloni da Gedda (La Stampa)
A quasi quattordici anni dalla caduta di Muammar Gheddafi, la situazione politica in Libia rimane ancora profondamente frammentata, caratterizzata da fazioni in competizione per il controllo, ciascuna sostenuta da diversi attori internazionali che perseguono i propri interessi strategici in un paese chiave per il controllo del Mediterraneo e l’accesso all’Africa subsahariana. (L'HuffPost)
Giulio Lolli, imprenditore condannato per le vicende della Rimini Yacht, fuggito in Libia ed estradato in Italia nel 2019 (quando fu arrestato dai carabinieri coordinati dal pm Davide Ercolani), attualmente in carcere a Bologna, si dice "indignato" per la scarcerazione di Almasri Osama Najeen, ex capo della polizia giudiziaria libica, indicato da più fonti investigative come il responsabile della prigione di Mitiga (Tripoli). (il Resto del Carlino)
Il vittimismo di Giorgia Meloni contro la Cpi sul caso Almasri è un tentativo maldestro di nascondere le responsabilità del governo italiano sulla scarcerazione del macellaio libico. Noi ribadiamo la nostra richiesta che a venire in aula a riferire davanti al Parlamento e agli italiani su questa vicenda debba essere la presidente del Consiglio in prima persona”. (Civonline)